Apple è stata in questi ultimi due anni un'anomalia tra le big tech in tema di licenziamenti. A differenza di quanto hanno fatto Meta Platforms, Amazon, Alphabet e Microsoft, il gigante di Cupertino non ha ancora ridotto la forza lavoro. Questo perchè il produttore di iPhone ha evitato assunzioni massicce durante la pandemia, quando il settore tecnologico procedeva ad ampie falcate per rispondere all'impennata della domanda.
Il risultato è che, con la crisi tech determinata dai vincoli alla catena degli approvvigionamenti e dall'aumento dei tassi di interesse da parte della
Federal Reserve, ora
tutti stanno correndo ai ripari tagliando il personale che avevano assunto per seguire i piani di espansione, mentre Apple può mantenere intatto l'organico.
"Apple non ha mai assunto in modo aggressivo durante la pandemia e non ha bisogno di passare attraverso ampie riduzioni del numero di dipendenti, a differenza dei competitor", hanno scritto gli analisti di Evercore in una recente nota di ricerca. "Continuiamo a pensare che i beni di consumo di base e/o le aziende di lusso di fascia alta rimangano il gruppo di riferimento rilevante per Apple", hanno aggiunto.
Apple vs Meta: ecco chi è più efficiente
Secondo i dati di FactSet, Apple ha generato circa 2,4 milioni di dollari di entrate per dipendente nel suo ultimo anno fiscale, con una media negli ultimi cinque anni di 2,1 milioni di dollari. Meta invece, nello stesso esercizio, ha prodotto 1,35 milioni di dollari di fatturato per dipendente, al di sotto della media di 1,5 milioni di dollari degli ultimi cinque anni. Sulla base delle proiezioni degli analisti relativamente ai ricavi e alle riduzioni annunciate, le entrate per dipendente per l'anno in corso di Apple dovrebbero attestarsi in area 2,4 milioni i dollari, mentre quelle di Meta dovrebbero salire a 1,85 milioni di dollari.
Quindi,
Apple mantiene ancora un vantaggio di efficienza e avrebbe margine per nuovi investimenti. Questo non significa che il controllo dei costi non sia una priorità dell'azienda. Lo conferma il fatto che attualmente il colosso tech, oltre a limitare le assunzioni, sta ritardando alcuni bonus annuali e restringendo i budget di viaggio. Meta sta attuando una sforbiciata del personale, ma continua a mantenere alte le spese per la costruzione del
metaverso, senza che ciò produca per il momento ritorni adeguati.