Merck è in trattative avanzate per acquisire Verona Pharma, biotech specializzata nelle malattie respiratorie, per circa 10 miliardi di dollari. Lo riporta il Financial Times, secondo cui il colosso farmaceutico USA sarebbe pronto a pagare 107 dollari per ogni American Depository Share (ADS) della società britannica. L’accordo rappresenterebbe una delle più importanti operazioni del settore biopharma nel 2025. Vediamo i dettagli.
Merck: cosa sapere su acquisizione di Verona Pharma
La mossa si inserisce in una più ampia strategia di Merck volta a diversificare le fonti di ricavi, in vista della scadenza dei brevetti del suo blockbuster Keytruda, attesa per il 2028. Nel solo 2024, Keytruda ha generato vendite per quasi 30 miliardi di dollari, diventando il pilastro del portafoglio della società. Ma con la pressione competitiva in aumento, Merck ha intensificato le acquisizioni per rafforzare la pipeline.
Verona Pharma, quotata al Nasdaq con il ticker VRNA, è attiva nello sviluppo di terapie per malattie polmonari croniche. Il suo primo prodotto, Ohtuvayre, è indicato per la cura della BPCO (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva), un mercato in forte espansione. Nel primo trimestre del 2025, la società ha registrato ricavi netti per 76,3 milioni di dollari, e una capitalizzazione di circa 7,4 miliardi di dollari.
Merck cerca slancio nel settore delle malattie respiratorie
Questa possibile acquisizione segue altri movimenti di Merck, come la trattativa con MoonLake Immunotherapeutics per oltre 3 miliardi e l’accordo di licenza con Jiangsu Hengrui Pharmaceuticals da 2 miliardi per un farmaco cardiovascolare.
Se confermata, l’operazione Verona rafforzerebbe la posizione di Merck nel settore delle malattie respiratorie e darebbe nuovo slancio alla crescita futura. Tuttavia, Merck dovrà gestire un contesto di mercato complicato: il titolo ha perso oltre il 18% da inizio anno, complice la pressione su molti big pharma statunitensi.