La trimestrale di JP Morgan Chase ha superato le aspettative degli analisti. A spiccare in particolare sono i segmenti dell'investment banking e del trading, su cui erano puntati i riflettori di analisti e investitori.
"Ogni settore aziendale ha registrato buone prestazioni", ha sottolineato l'Amministratore delegato della banca Jamie Dimon che, guardando al futuro, ha evidenziato la presenza di incertezze di varia natura che possono determinare il percorso dell'azienda. "Sebbene ci siano stati alcuni segnali di rallentamento, in particolare nella crescita dell'occupazione, l'economia statunitense è generalmente rimasta resiliente", ha detto.
"Tuttavia, continua a esserci un grado elevato di incertezza derivante da condizioni geopolitiche complesse, tariffe e incertezze commerciali, prezzi elevati degli asset e il rischio di inflazione persistente. Come sempre, speriamo nel meglio, ma queste forze complesse rafforzano il motivo per cui prepariamo l'azienda a una vasta gamma di scenari".
Poco dopo l'avvio degli scambi a Wall Street, le
azioni JP Morgan perdono il 3,6% scendendo a 297 dollari.
JP Morgan Chase: i risultati della trimestrale
Nei tre mesi terminati al 30 settembre 2025, JP Morgan Chase ha conseguito entrate (managed) complessive per 47,12 miliardi di dollari, +8,77% rispetto a ricavi per 43,32 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo del 2024. Gli analisti si aspettavano introiti per 45,4 miliardi di dollari. L'utile netto di 14,39 miliardi di dollari è stato superiore dell'11,55% in confronto a guadagni per 12,90 miliardi di dollari del terzo trimestre dello scorso anno. L'utile per azione è risultato di 5,07 dollari, in crescita del 16,02% su base annua e battendo il consensus (4,84 dollari).
Scendendo nel dettaglio, la sezione CIB (Commercial & Investment Bank) ha registrato ricavi in crescita di circa il 17% anno su anno a 19,88 miliardi di dollari e un aumento dei guadagni netti di circa il 21% a 6,90 miliardi di dollari. Dimon ha dichiarato che nel CIB, le commissioni di investment banking sono aumentate del 16% grazie all'accelerazione dell'attività ECM (Equity Capital Markets, n.d.r.) e M&A in un contesto favorevole", beneficiando "di un maggiore coinvolgimento dei clienti e della domanda di finanziamenti nei mercati".
L'unità CCB (Consumer & Community Banking) ha prodotto entrate per 19,47 miliardi di dollari, in aumento di circa il 9% su base annua e un reddito netto di 5,01 miliardi di dollari, in progresso del 24% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. "Nel CCB, ci siamo classificati al primo posto negli USA per depositi al dettaglio per il quinto anno consecutivo e continuiamo ad acquisire nuovi conti a un ritmo sostenuto, con oltre 400.000 nuovi conti correnti netti aggiunti in questo trimestre", ha affermato Dimon.
La gestione patrimoniale rappresentata dall'AWM (Asset & Wealth Management) ha visto un incremento delle entrate di circa il 12% anno su anno a 6,07 miliardi di dollari e un balzo dell'utile netto di circa 23 punti percentuali a 1,66 miliardi di dollari nello stesso periodo. "I flussi netti di AUM sono rimasti solidi a 109 miliardi, evidenziando la forza del franchise", ha osservato il top manager.
Per ciò che attiene al comparto Corporate, JP Morgan ha riportato ricavi in contrazione di circa 45 punti percentuali su base annua a 1,70 miliardi di dollari, con un utile netto scivolato di circa il 54% a 825 milioni di dollari. La banca ha imputato il brutto risultato all'impatto dei tassi più bassi e dei cambiamenti nel pricing del trasferimento di fondi per i depositi dei consumatori. I ricavi non legati agli interessi sono stati di 297 milioni di dollari, in aumento di 142 milioni.
Dividendi e buyback
JP Morgan ha deliberato pagamenti agli azionisti attraverso dividendi per 4,1 miliardi di dollari, con una cedola per azione trimestrale di 1,50 dollari. Su base annuale, l'importo di 6 dollari corrisponde a un dividend yield dell'1,95%, considerando l'ultimo prezzo di chiusura delle azioni a Wall Street di 307,97 dollari. Quanto al riacquisto di azioni proprie, la banca ha un piano di buyback di 8 miliardi di dollari.