JP Morgan Chase è la più grande banca del mondo. Nato il 1º settembre 1799 come Bank of the Manhattan Company, il colosso finanziario con sede a New York si è costruito nel tempo il ruolo di punto di riferimento e di appoggio per la finanza americana. Durante la tempesta finanziaria del 1907, passata alla storia come il "Panico di Wall Street", JP Morgan funse da Banca centrale (la Federal Reserve non era ancora nata) riorganizzando le linee di credito ed evitando default a catena. La sua autorevolezza rimase inalterata negli anni e in tempi recenti il suo intervento fu decisivo – tramite acquisizione - per salvare da un sicuro fallimento la First Republic Bank.
Storica la sua presenza alla Borsa di New York, con le azioni che hanno intrapreso un lungo percorso rialzista contrassegnato da quattro split azionari tra il 1982 e il 2000. Il titolo attualmente si trova a un passo dal suo massimo storico conseguito nel novembre 2021 a 172,33 dollari, per una capitalizzazione societaria oggi di 489,93 miliardi di dollari (dati aggiornati al 21 gennaio 2024).
JP Morgan Chase: ecco com'è organizzato il business
L'attività di JP Morgan Chase è suddivisa in cinque diverse aree di operatività che illustreremo come di seguito.
Consumer & Community Banking
Il Consumer & Community Banking si occupa del servizio a clienti privati e imprese sia tramite gli sportelli fisici delle filiali della banca che attraverso gli sportelli automatici e i canali di banking online, mobile e telephone. Il segmento rappresenta la parte più corposa del business di JP Morgan, avendo costituito nel 2023 il 43,2% dei ricavi complessivi.
Corporate & Investment Banking
Il Corporate & Investment Banking comprende i servizi attinenti alle operazioni di finanza straordinaria delle imprese come offerte pubbliche iniziali (Cosa è una IPO) e fusione e acquisizioni. Inoltre, riguarda le offerte di market making, prime brokerage, tesoreria e gestione titoli verso investitori istituzionali, società ed enti governativi e municipali. Lo scorso anno le entrate dell'area sono risultati il 30,06% del totale.
Commercial Banking
Il Commercial Banking è specializzato nelle soluzioni finanziarie come ricevimento di depositi, erogazioni di prestiti e servizi di tesoreria. Questa componente del business pesa per il 9,58% nel fatturato complessivo del 2023.
Asset & Wealth Management
L'Asset&Wealth Management si riferisce alla gestione patrimoniale della banca, ossia di capitali di clienti privati e imprese destinati agli investimenti. I ricavi di questa sezione costituiscono il 12,21% del totale con riferimento all'anno passato.
Corporate
Il segmento Corporate riguarda i servizi che la banca fornisce alle grandi imprese. Nel 2023 ha prodotto entrate per il 4,95% del totale.
JP Morgan: com'è andata l'attività negli ultimi 5 anni
Negli ultimi 5 anni, il settore bancario americano è stato al centro di grandi eventi che hanno determinato un profondo cambiamento nel sistema finanziario. I tassi di interesse molto bassi della Federal Reserve - perduranti da molti anni e riproposti in particolare durante la pandemia - hanno fortemente limitato la redditività netta da interessi da parte delle banche. Con l'arrivo dell'inflazione alla fine del 2021 e l'inizio di una lunga campagna di rialzi dei tassi a partire da marzo 2022, gli istituti finanziari hanno ottenuto grandi ritorni in tema di margine netto di interesse. Questo perché hanno adeguato l'aumento del costo del denaro ai tassi applicati su prestiti e mutui, ma non hanno fatto altrettanto con quelli concessi sui depositi dei clienti.
Tuttavia, le banche hanno dovuto fare i conti con una tendenza dei risparmiatori alla fuga verso forme più remunerative del capitale e altrettanto sicure rispetto ai depositi bancari, come i fondi monetari. Non solo. L'aumento dei tassi di interesse ha messo in crisi il portafoglio attività di molti istituti finanziari, che si sono visti ridurre il valore dei loro asset. A corredo di questo quadro, il fallimento di alcune importanti banche americane la scorsa primavera che ha generato una situazione di panico da parte dei risparmiatori, i quali hanno spostato i loro fondi verso aziende di credito più affidabili. In tale contesto, JP Morgan ne è uscita bene, poiché è stata tra le big bank che hanno beneficiato del trasferimento di denaro da parte dei clienti dalle banche minori quando alcuni istituti sono andati in bancarotta.
La più grande banca del mondo lo scorso anno si è resa inoltre protagonista del salvataggio di emergenza della First Republic Bank, evitando in questo modo il quarto default di un istituto di credito dopo quello di Silvergate Bank, Signature Bank e Silicon Valley Bank. Di seguito diamo un'occhiata a una tabella che riepiloga i ricavi e gli utili di JP Morgan Chase in ogni trimestre e in ogni anno a partire dal 2019, evidenziando anche la redditività intesa come rapporto tra i profitti e le entrate per lo stesso periodo.
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1° trimestre
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2° trimestre
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3° trimestre
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4° trimestre
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Totale
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2023
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Ricavi
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39,34
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42,40
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40,69
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39,94
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162,37
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Utile netto
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12,62
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14,47
|
13,15
|
9,31
|
49,55
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Redditività
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32,08%
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34,13%
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32,32%
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23,31%
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30,52%
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2022
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Ricavi
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31,59
|
31,63
|
33,49
|
35,57
|
132,28
|
Utile netto
|
|
8,28
|
8,65
|
9,74
|
11,00
|
37,67
|
Redditività
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26,21%
|
27,35%
|
29,08%
|
30,92%
|
28,48%
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2021
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Ricavi
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33,12
|
31,40
|
30,44
|
30,35
|
125,31
|
Utile netto
|
|
14,30
|
11,95
|
11,69
|
10,40
|
48,34
|
Redditività
|
|
43,18%
|
38,06%
|
38,40%
|
34,27%
|
38,58%
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2020
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Ricavi
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29,01
|
33,82
|
29,94
|
30,16
|
122,93
|
Utile netto
|
|
2,87
|
4,69
|
9,44
|
12,14
|
29,14
|
Redditività
|
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9,89%
|
13,87%
|
31,53%
|
40,25%
|
23,70%
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2019
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Ricavi
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29,85
|
29,57
|
30,06
|
29,21
|
118,69
|
Utile netto
|
|
9,18
|
9,65
|
9,08
|
8,52
|
36,43
|
Redditività
|
|
30,75%
|
32,63%
|
30,21%
|
29,17%
|
30,69%
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N.b. Valori espressi miliardi di dollari
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Come si può evincere, il fatturato della banca è stato in continua ascesa in ogni trimestre, tranne per qualche pausa. La redditività però è crollata nel periodo più caldo della pandemia, ossia primo e secondo trimestre del 2020, allorché i tassi di interessi erano stati portati a zero per rilanciare l'economia americana in ginocchio. A partire dall'ultimo trimestre dell'anno, c'è stato un riscatto, con il 2021 che è risultato l'anno più brillante. Le problematiche attinenti all'inflazione hanno determinato una riduzione dell'utile e quindi della redditività nel 2022, pur con ricavi aziendali in crescita. Lo scorso anno ha invece visto un ritorno alla normalità, pur con numeri meno brillanti rispetto al 2021 in termini di redditività in quanto c'è da considerare l'impatto dell'acquisizione di First Republic Bank.