Secondo indiscrezioni, la società di private equity
Apollo Global Management vorrebbe investire 5 miliardi di dollari in Intel. L'offerta, che rappresenta un voto di fiducia nel piano di riduzione dei costi del colosso dei chip (
Intel: ecco il piano della società per tagliare i costi), è al vaglio del management di Intel.
Apollo è oggi specializzata in strategie assicurative, in buyout e nel credito, ma ha anche grande esperienza negli investimenti di aziende in difficoltà, nonché nel settore della produzione di chip. Ad esempio, lo scorso anno ha impiegato 900 milioni di dollari in azioni privilegiate convertibili di Western Digital Corp. Inoltre, è già in affari con Intel per l'acquisto di una partecipazione in una joint venture riguardo uno stabilimento di semiconduttori in Irlanda del valore di 11 miliardi di dollari.
Il gigante di Santa Clara sta attraversando un periodo difficile, con gli utili in constante peggioramento e le azioni che continuano a perdere quota in un contesto in cui vi è il boom dei chip legati all'intelligenza artificiale. L'Amministratore delegato Pat Gelsinger sta provando a riorganizzare l'azienda con un piano espansivo per mettere in campo prodotti innovativi, nuova tecnologia e l'attrazione di clienti esterni .
Qualcomm si fa avanti per rilevare l'azienda
La proposta di Apollo arriva a distanza ravvicinata dalla potenziale acquisizione di Intel da parte di un altro peso massimo dei chip: Qualcomm. Nei giorni scorsi, la società con sede a San Diego ha suggerito un'operazione amichevole che coinvolge tutto il business dei chip, senza escludere una combinazione relativa a parti di Intel. Se dovesse realizzarsi, si tratterebbe di uno dei più grandi accordi mai verificatisi. Dopo una discesa delle azioni del 37% negli ultimi 12 mesi, la market cap di Intel si attesta a circa 93 miliardi di dollari mentre quella di Qualcomm è di circa 188 miliardi di dollari a seguito di un incremento del titolo a Wall Street di oltre il 50% nello stesso periodo.
La dimensione del deal, riportano i ben informati, è destinata a far scattare un'indagine da parte delle autorità di regolamentazione, che potrebbero anche respingere la transazione. Nel frattempo Qualcomm ha tenuto colloqui con l'Antitrust e ritiene che alla fine una combinazione tutta americana solleverebbe il regolatore dalle sue preoccupazioni. Ad ogni modo, l'accordo potrebbe richiedere tempo per essere completato.
Intel: rimarrà indipendente?
Intel vorrebbe rimanere indipendente ma rimane aperta a diverse possibilità. Data l'iniziativa di Qualcomm, è abbastanza improbabile che altri entrino nella mischia, con Broadcom - che in precedenza aveva considerato un accordo - poco convinta a portare avanti una trattativa.
La perdita di capitalizzazione Intel potrebbe costituire un piatto appetitoso, ma un'operazione di questa portata è molto impegnativa. Gli ultimi tre anni sono stati un vero calvario per la società. Le vendite hanno registrato un calo costante e le stime per il 2024 sono per un fatturato di 52 miliardi di dollari, il 70% delle entrate del 2021. Nel frattempo Intel ha preso delle iniziative dirette a rimanere indipendente, come la decisione di separare le operazioni di fonderia dal resto dell'azienda.