Intel sta preparando un piano per rimodulare il business aziendale, tagliando le attività superflue e rinnovando la spesa in conto capitale. Secondo quanto riportato da Reuters, l'Amministratore delegato di Intel, Pat Gelsinger, starebbe valutando la riduzione dei costi complessivi smantellando alcune divisioni come quella relativa all'unità di chip Altera.
Nel piano non dovrebbe rientrare la vendita dell'attività di fonderia al gigante dei semiconduttori a contratto Taiwan Semiconductor Manufacturing. Intel ha già effettuato una separazione tra la progettazione e la fonderia, riportando i risultati distintamente a partire dal primo trimestre dell'anno in corso. Il motivo è stato quello di impedire che i potenziali clienti dell'unità di progettazione accedano ai segreti tecnologici dei clienti del segmento produzione.
Secondo le indiscrezioni, il piano sarà presentato al Consiglio di amministrazione a metà del mese di settembre, sebbene il progetto debba essere ancora finalizzato e potrebbe essere soggetto a cambiamenti prima dell'evento. Nel frattempo, Intel ha assunto Morgan Stanley e Goldman Sachs come consulenti per fornire suggerimenti al Cda sulle attività da vendere e da tenere.
Intel: un periodo difficile
Il piano di Intel arriva in un momento molto delicato per il colosso dei chip americano. I dati del secondo trimestre presentati ad agosto sono stati un disastro, con l'azienda che ha sospeso il dividendo e ha annunciato un taglio del personale del 15% per risparmiare fino a 10 miliardi di dollari. Tra l'altro, l'azienda ha intenzione di ridurre il capex 2024 del 17% su base annua a 21,5 miliardi di dollari, oltre a prevedere un terzo trimestre più debole del previsto.
Nel frattempo, continua a perdere sempre più terreno nei confronti della concorrenza, in particolare di Nvidia sul fronte dei semiconduttori legati all'intelligenza artificiale. Come se non bastasse, sono arrivate le dimissioni dal Cda da parte di Lip-Bu Tan, esperto dell'industria dei chip. Da inizio anno le azioni alla Borsa di New York sono crollate di oltre il 56%.
La scorsa settimana, Gelsinger ha cercato di rassicurare gli investitori affermando di "star lavorando duramente per affrontare i problemi e di prendere sul serio le esigenze degli investitori". Per questo il top manager intende concentrarsi sul piano di turnaround della società, i cui dettagli però non si conosceranno prima della metà del mese.
La vendita di Altera
Una delle principali mosse dell'azienda per ritornare alla redditività passata è quella di effettuare uno spin-off di Altera, il business dei chip programmabili. L'azienda era stata acquisita nel 2015 per 16,7 miliardi di dollari, ma fino a oggi è stata finanziata dai profitti dell'azienda. Con i guadagni non sono più considerevoli come un tempo, la divisione rappresenta un peso.
Intel l'aveva scorporata come sussidiaria separata pur mantenendo il controllo. Ora la società con sede a Santa Clara prevede un'
IPO vendendo una parte della quota in un prossimo futuro, benché non abbia fissato una data precisa. Tuttavia, la società avrebbe iniziato a
esplorare una vendita totale, riporta Reuters, con il produttore di chip infrastrutturali Marvell come potenziale acquirente.