Le azioni del settore del gioco d'azzardo oggi sono travolte da una pioggia di vendite alla Borsa di Londra, dopo il rapporto del quotidiano The Guardian secondo cui il governo britannico starebbe per
raddoppiare alcune tasse sui casinò online e sui bookmaker. Sul listino della City, il
titolo Entain, società proprietaria di Ladbrokes, perde oltre il 7% ma è scivolato fino al 15% all'inizio della seduta; le azioni dell'operatore di casinò
Grosvenor Rank Group scendono di quasi 6 punti percentuali, mentre
Evoke, proprietaria del marchio William Hill, è naufragata fino al 16% prima di ridurre le perdite a poco oltre il 10%.
Secondo quanto riportato dal giornale britannico venerdì scorso, il cancelliere Rachel Reeves sta prendendo in considerazione un raid fiscale da 900 milioni a 3 miliardi di sterline sul settore del gioco d'azzardo, spinto dalle proposte di alcuni think tank britannici. Le misure potrebbero essere già incluse nel bilancio di fine mese, di fronte all'esigenza di trovare 22 miliardi di dollari per "tappare un buco nero", sostiene The Guardian.
In particolare, il governo UK potrebbe raccogliere 2,9 miliardi di sterline l'anno prossimo e fino a 3,4 miliardi di sterline entro il 2030 semplicemente raddoppiando le tasse sui prodotti ritenuti più dannosi come i giochi da casinò online. Allo stato attuale, il Regno Unito impone sette tipi di tasse sulle scommesse e sui giochi, con l'aliquota che varia in base alla tipologia di attività. Lo scorso anno il Tesoro ha raccolto 3,3 miliardi di dollari, che scendono a 2,2 miliardi di dollari se si esclude la tassa sulla lotteria.
Benché ancora una decisione non sia stata presa, le proposte da parte dell'Institute for Public Policy Research - think tank indipendente che lavora a stretto contatto con il governo - indicano un raddoppio dell'imposta generale sulle scommesse del 15%, e una tassa sul gioco degli operatori online che passerebbe dal 21% al 50%. Non dovrebbero essere invece toccate le attività considerate a basso danno come la lotteria e il bingo.
Il think tank di politica pubblica Social Market Foundation, nel frattempo, ha chiesto al governo di raddoppiare le tasse sui giochi d'azzardo online al 42%, il che potrebbe portare nelle casse dell'erario fino a 900 milioni di sterline. Domani l'ente pubblicherà un rapporto in cui metterà in evidenza il fatto che i giocatori di slot online hanno una probabilità sei volte superiore di essere classificati come giocatori problematici rispetto al giocatore tipico. Oltre al fatto che in Gran Bretagna le aliquote fiscali sul gioco d'azzardo sono inferiori rispetto ad altri Paesi come la Francia e l'Austria, dove la tassazione sulle scommesse sportive è rispettivamente del 55% e del 40%.
Gioco d'azzardo: le opinioni degli analisti sull'aumento di tassazione UK
Gli analisti considerano poco realistica un'ipotesi in cui il governo forzi la mano contro il settore del gioco d'azzardo. Secondo James Whatcroft, analista di Jefferies, "le proposte apparentemente prese in considerazione spazzerebbero via la redditività dei bookmaker nel Regno Unito".
Dello stesso avviso è Roberta Ciaccia, analista di Investec, secondo cui tutto ciò "non consentirebbe ad alcun operatore nel settore di essere redditizio". Un tale aumento di tassazione "eliminerebbe i profitti delle aziende poiché la maggior parte dei grandi operatori nel Regno Unito ha generato margini di profitto core di circa il 20-25% online e del 15-20% dai negozi di scommesse".
A giudizio di Greg Johnson, analista di Shore Capital, le proposte al governo significherebbero minori entrate fiscali in quanto porterebbero a chiusure di massa di punti vendita di scommesse e siti di gioco online. Tra l'altro, c'è anche il rischio di "incoraggiare le persone a spostarsi su siti di scommesse illegali, che non pagano alcuna tassa", ha aggiunto l'esperto.