Ericsson ha presentato una trimestrale che ha battuto le previsioni degli analisti, grazie alle vendite delle apparecchiature per il 5G. Come ha riportato il Presidente e Amministratore delegato dell'azienda, Börje Ekholm, la penetrazione della tecnologia stand-alone è ancora limitata, ma è necessaria per il supporto dell'intelligenza artificiale, "richiedendo latenze ultra basse e prestazioni uplink migliorate".
Il top manager ha sottolineato che i risultati del secondo trimestre dimostrano una "solida esecuzione" delle priorità strategiche e operative dell'azienda. "Abbiamo raggiunto un massimo di tre anni nel margine EBITA rettificato, supportato da continue azioni di efficienza. Abbiamo ridotto strutturalmente la nostra base di costi e siamo fortemente concentrati nel fornire ulteriori efficienze", ha affermato.
Ekholm ha rimarcato anche il fatto che la crescita dell'azienda nelle Americhe sta continuando, mentre in Europa si è stabilizzata. Guardando al futuro, il Ceo ha previsto un aumento degli investimenti nell'intelligenza artificiale, "fondamentale per l'innovazione e per generare efficienze operative interne".
Ericsson: i numeri del secondo trimestre
Nel secondo trimestre 2025, Ericsson ha prodotto vendite complessive per 56,1 miliardi di corone svedesi (5,83 miliardi di dollari), registrando un decremento di circa 6 punti percentuali da entrate di 59,8 miliardi di corone registrate nello stesso periodo del 2024. Dettagliando per segmenti di business, il fatturato è così composto:
- Networks 35,7 miliardi di corone (-5% a/a);
- Cloud Software and Services 14,4 miliardi di corone (-5% a/a);
- Enterprise 5,5 miliardi di corone (-14% a/a);
- Altri 0,5 miliardi di corone (-6% a/a).
Il reddito lordo dell'azienda è risultato di 26,6 miliardi di corone (47,42% sul fatturato), in crescita del 3% su base annua. Il margine operativo si è attestato a 6,4 miliardi di corone (11,41% sui ricavi), che si confronta con una perdita di 13,5 miliardi di corone registrata nel secondo trimestre dello scorso anno. Il miglioramento è avvenuto grazie alla riduzione sostanziale delle spese di vendita e amministrative.
Il risultato netto ha riportato un utile di 4,6 miliardi di corone, a fronte di un passivo di 11 miliardi di corone di un anno prima. Considerando la rettifica per alcune voci, l'utile netto è stato di 7 miliardi di corone (728 milioni di dollari), che ha battuto la stima degli analisti (6,55 miliardi di corone). Il free cash flow prima delle operazioni di M&A si è attestato a 2,6 miliardi di corone, rispetto a 7,6 miliardi di corone del trimestre di giugno 2024.
5G e dazi
Anni di ritardi degli operatori di telefonia mobile hanno rallentato le vendite delle apparecchiature 5G di Ericsson, ma ora il mercato si sta piano piano riprendendo. Tuttavia, il rimbalzo è stato mitigato dalla debolezza valutaria negli Stati Uniti, che attualmente rappresenta il più grande mercato dell'azienda. I dazi hanno inciso in maniera rilevante sul business di Ericsson, che ad aprile si aspettava un impatto di un punto percentuale nel secondo trimestre.