Sulla base dei dati forniti dall' ARERA, Enel risulta oggi il principale produttore italiano di energia elettrica per quota di mercato e il terzo più grande di gas, dopo ENI ed Edison. Ma chi sono i maggiori azionisti del colosso energetico italiano? Passiamo in rassegna una lista dei soggetti facenti parte del capitale azionario, con tutto quello che bisogna conoscere sulla loro quota di partecipazione.
Enel: ecco gli azionisti della società
Enel ha un capitale sociale di oltre 10 miliardi di euro, costituito da 10.166.679.946 di azioni ordinarie del valore nominale di 1 € cadauna. Nell'azionariato fanno parte diverse categorie di investitori: fondi di investimento nazionali ed esteri, compagnie assicurative, fondi pensione, fondi etici e oltre 800 mila investitori retail. Il principale azionista è lo Stato, che controlla l'azienda. Vediamo nello specifico i soggetti interessati e la quota detenuta.
Ministero dell'Economia e delle Finanze
Il MEF possiede quasi 2,4 miliardi di azioni, corrispondenti a una quota del 23,6% del capitale sociale di Enel. Il 1992 è stato un anno cruciale per la compagnia, in quanto il governo Amato emise un decreto con il quale trasformava l’azienda in società per azioni con il Tesoro socio unico. Nel contempo venivano ribaditi i poteri sociali dello Stato in termini di veto su patti e accordi rilevanti, nonché di voti relativi a delibere di scioglimento, scissione, fusione, trasferimento all'estero e nomina di sindaci o amministratori.
A seguito del Decreto Bersani del 1999, che liberalizzava il mercato dell'energia, il Tesoro ha riorganizzato l'attività aziendale, separando la produzione dalla trasmissione, distribuzione e vendita di energia. Quindi nacque Enel Produzione, Enel Distribuzione e Terna, la cui proprietà è stata ceduta completamente da Enel nel 2005. Tra l'altro, il decreto ha fissato nel 50% la quota massima di produzione di energia elettrica di Enel nel territorio italiano.
Con la riorganizzazione, quell'anno il Tesoro ha ceduto il 31,7% del capitale, con la conseguente quotazione in Borsa della società. Negli anni successivi sono seguite le altre dismissioni in cinque fasi (compresa quella del 1999):
- nel 2003 c'è stata la vendita della seconda tranche, corrispondente al 10,5% del capitale per un importo di circa 2,17 miliardi di euro;
- nel 2004 la terza tranche per una quota del 18,87%, che ha comportato un introito netto pari a 7,5 miliardi di euro;
- nel 2005 è arrivata la quarta tranche pari a 500 milioni di azioni ordinarie (8,1% del capitale) e 75 milioni di azioni quali opzione greenshoe (1,53% del capitale), per un incasso complessivo di 4,1 miliardi di euro;
- infine nel 2015 lo Stato ha venduto il 5,7% attraverso una procedura accelerata di raccolta degli ordini azionari che ha portato nelle casse dell'erario circa 2,2 miliardi di euro.
Investitori istituzionali
Il 59,4% delle azioni di Enel è in mano agli investitori istituzionali, che insieme quindi hanno la maggioranza dei voti in assemblea. Di seguito vediamo una tabella di tutti i maggiori partecipanti al capitale sociale, con a fianco del nominativo il numero di azioni detenute e la quota di partecipazione:
Investitori individuali
Il resto del capitale di Enel viene detenuto dagli investitori retail, che sommati rappresentano il 17% delle azioni totali.