Uno degli argomenti posti maggiormente sotto i riflettori nella stagione delle trimestrali che si sta per aprire riguarda il cloud computing per le Big Tech come Microsoft, Amazon e Alphabet. Fino a poco tempo fa, questa divisione ha rappresentato un punto di forza eccezionale per le grandi aziende tecnologiche americane, al punto da compensare anche il calo nel core business. Negli ultimi trimestri invece anche il cloud ha cominciato a scricchiolare, complice un'inflazione galoppante che ha ridotto la spesa delle aziende che usufruiscono del servizio.
Microsoft Azure, Amazon Web Services e Google Cloud Plaform ora dovrebbero fornire risultati solidi nelle prossime trimestrali, visto che gli investimenti delle aziende sembrano essersi stabilizzati. L'appuntamento è al 25 aprile per quanto riguarda il rilascio dei dati del primo trimestre 2023 di Alphabet, mentre Microsoft e Amazon riporteranno i risultati il 27 aprile.
Big Tech: ecco le stime degli analisti sul cloud
A essere convinto che il cloud sarà tornato nuovamente forte è Dan Ives, analista di Wedbush Securities, società di investimento privata americana. In una nota di ricerca, l'esperto ha scritto di aspettarsi risultati che soddisfano o addirittura superano le aspettative di Wall Street. "La tecnologia a grande capitalizzazione e i sottosettori come il cloud e la sicurezza informatica stanno assistendo a una crescita molto più resiliente di quanto Street avesse previsto. Mentre i budget sono sotto pressione su tutta la linea, le imprese hanno dato il via libera a progetti e implementazioni nel 2023 con molti budget ora in atto per il resto dell'anno", ha scritto Ives.
Anche la società di ricerche di mercato IDC ha affermato che la spesa per il cloud mostra segni di resilienza, avvalorando l'ipotesi di risultanze molto robuste nel trimestre di marzo. Questo nonostante a scorsa settimana IDC abbia tagliato per il quinto mese consecutivo le sue previsioni di spesa per l'anno, sottolineando che come gli investimenti tecnologici abbiano incorporato l'indebolimento dell'economia.
In uno studio, l'azienda specializzata nella ricerca rileva che "la spesa dei fornitori di servizi si sta ancora indebolendo rispetto ai massimi dello scorso anno, mentre il settore si adatta alla crescita post-Covid più lenta". Tuttavia, "gli investimenti pianificati dai fornitori di cloud e hyperscale hanno sostanzialmente resistito dal mese scorso". Pertanto, "la forte domanda di servizi cloud continua a guidare la crescita nonostante le pressioni inflazionistiche, anche se la spesa non cloud è destinata a diminuire", conclude il rapporto.
Big Tech: le azioni in Borsa
Le trimestrali di Microsoft, Amazon e Alphabet arriveranno comunque sulla scia di un balzo in Borsa importante delle loro azioni finora quest'anno, grazie all'aspettativa che la
Federal Reserve diminuisca il ritmo di rialzo dei tassi d'interesse portando a un calo dei rendimenti nel mercato. Questo rappresenta un grande sollievo per i titoli tecnologici, che notoriamente soffrono un ambiente di tassi alti. Dal 1° gennaio le azioni delle tre Big Tech sono tutte aumentate a Wall Street,
recuperando, dopo la debacle del 2022, quasi un quinto di capitalizzazione.