Eli Lilly ha rilasciato conti trimestrali contrastanti e le
azioni LLY arretrano di circa 1 punto percentuale poco dopo l'avvio delle contrattazioni a Wall Street. Gli utili hanno battuto le aspettative degli analisti, con le vendite dei due farmaci di punta del colosso americano,
Mounjaro e Zepbound, aumentate vertiginosamente. Tuttavia, i nuovi prodotti dell'azienda hanno stentato, sebbene Eli Lilly il mese scorso avesse avvertito della debolezza. Quanto alle stime per il 2025, non c'è stato un discostamento rispetto alle aspettative, ma questo non ha entusiasmato il mercato.
"Il 2024 è stato un anno di grande successo per Lilly", ha affermato David A. Ricks, presidente e Amministratore delegato della società. "Avevamo investito miliardi nel trattamento delle malattie croniche associate all'obesità, nell’espansione della nostra capacità produttiva e nel lancio di Kisunla ed Ebglyss - fattori importanti delle nostre prospettive di crescita equilibrata a lungo termine".
Per il 2025, il CEO prevede uno "slancio straordinario", in attesa di "una forte performance finanziaria e diverse importanti fasi 3 (la fase in cui si determina la reale efficacia di un farmaco, ndr)". Questi, se positivi, "accelereranno ulteriormente la crescita a lungo termine", ha aggiunto.
Eli Lilly: i numeri della trimestrale
Nel quarto trimestre 2024, Eli Lilly ha realizzato vendite per 13,53 miliardi di dollari, in crescita del 44,71% rispetto ai 9,35 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023. Il risultato è leggermente inferiore alle aspettative degli analisti, fissate a 13,57 miliardi di dollari. Scendendo nel dettaglio:
- il farmaco per il diabete Mounjaro ha registrato un balzo delle entrate di circa il 60% annuo a 3,53 miliardi di dollari;
- il prodotto anti-obesità Zepbound è salito nello stesso periodo da vendite per 175,8 milioni di dollari a vendite per 1,91 miliardi di dollari;
- Verzenio ha visto una crescita dei ricavi del 36% a 1,56 miliardi di dollari;
- Jardiance ha riportato un incremento delle entrate del 50% a 1,20 miliardi di dollari;
- Taltz ha aumentato il fatturato del 21% a 952 milioni di dollari;
- Humalog è salito nelle vendite del 69% a 620 milioni di dollari;
- Trulicity ha visto invece un calo degli introiti del 25% a 1,25 miliardi di dollari.
La Big Pharma ha ottenuto un balzo del 110% anno su anno del reddito operativo a 5,15 miliardi di dollari, il che rappresenta una performance del 38,06% sul fatturato. L'utile netto è risultato di 4,41 miliardi di dollari, praticamente il doppio rispetto ai 2,19 miliardi di dollari del quarto trimestre 2023. In versione rettificata, l'utile per azione si è attestato a 5,32 dollari, oltre i 4,95 dollari stimati dal consensus.
La guidance
Per quanto riguarda le prospettive per l'anno in corso, Eli Lilly prevede ricavi compresi tra 58 e 61 miliardi di dollari. Il punto medio di 59,5 miliardi rappresenta una crescita di circa il 32% rispetto al 2024. L'azienda attribuisce ai farmaci Zepbound, Mounjaro, Jaypirca, Ebglyss, Omvoh e Kisunla il traino delle vendite.
Ciò in aggiunta a:
- approvazioni di nuove indicazioni per medicinali Lilly esistenti;
- lancio di Mounjaro in altri mercati mondiali;
- potenziali lanci di nuovi farmaci per il cancro al seno metastatico.
L'azienda prevede anche un EPS 2025 compreso tra 22,05 e 23,55 dollari su base "reported" e tra 22,50 e 24 dollari su base non-GAAP.