Eli Lilly è un'azienda americana con sede a Indianapolis che sperimenta, sviluppa, produce e commercializza prodotti farmaceutici. Particolarmente importanti sono i farmaci sviluppati dall'azienda e destinati ai malati di diabete come Trulicity, Mounjaro, Humalog, Humulin e Basaglar. L'azienda è attiva anche nelle terapie contro il cancro, attraverso i prodotti Verzenio e Cyramza, o nei prodotti immunologi tipo Taltz e Olumiant.
Eli Lilly ha una storia molto lunga, essendo stata fondata nel 1876. La sua quotazione in Borsa invece risale ad aprile 1980, quando le azioni Eli Lilly aprirono le contrattazioni a un prezzo di 3,15 dollari, considerando quattro split effettuati tra il 1986 e il 1997. Oggi il titolo quota a 618,43 dollari, per una capitalizzazione societaria di 587,19 miliardi di dollari (dati aggiornati al 7 gennaio 2024). Tale valore di mercato fa di Eli Lilly la casa farmaceutica più capitalizzata del mondo, nonché la decima in assoluto.
Eli Lilly: come è andata l'attività negli ultimi 5 anni
L'ultimo quinquennio per la big pharma statunitense ha visto una costante crescita del fatturato su base annua in quasi ogni trimestre. I profitti dell'azienda però sono stati in proporzione altalenanti per via dei costi a volte alti sostenuti per la sperimentazione dei prodotti. Negli ultimi anni si è riscontrato un notevole successo dei farmaci contro il diabete. Di seguito illustriamo una tabella che riporta in ogni trimestre e in ogni anno a partire dal 2019 i ricavi dell'azienda, nonché l'utile netto e la redditività intesa come rapporto tra i guadagni e le entrate complessive.
Da notare dai dati su esposti che nel primo trimestre 2019 si è avuta una performance eccezionale (83%), dettata dalla plusvalenza realizzata dalla cessione dell'unità Elanco Animal Health che ha portato un'entrata straordinaria di 3,68 miliardi di dollari. Nel terzo trimestre del 2023, invece, l'azienda ha registrato l'unica perdita di tutto il quinquennio, esattamente per 57 milioni di dollari. La ragione sta negli oneri straordinari di ricerca e sviluppo per la proprietà intellettuale acquisita che sono ammontati a 2,98 miliardi di dollari.
Recentemente la società è finita sotto i riflettori a seguito del via libera delle autorità statunitensi e britanniche al trattamento per la perdita di peso Zepbound. Disponibile dal 2022, il farmaco tirzepatide di Lilly, il Mounjaro, è indicato per il trattamento del diabete di tipo 2. Sempre più spesso utilizzato "off-label" -quando un farmaco è somministrato per impieghi diversi da quello per il quale è stato autorizzato- per la perdita di peso, il Mounjaro sarà presto disponibile negli Stati Uniti con il marchio Zepbound (Lilly: via libera al farmaco anti-obesità, lo Zepbound sfida il Wegovy).