The Walt Disney Company ha annunciato un accordo di portata storica con OpenAI che la renderà il primo grande partner di licenza di contenuti per Sora, la piattaforma di video generativi di breve durata dell’azienda guidata da Sam Altman. L’intesa prevede un investimento azionario da 1 miliardo di dollari in OpenAI e la concessione in licenza di oltre 200 personaggi e asset dei mondi Disney, Marvel, Pixar e Star Wars, destinati a essere utilizzati da Sora e da ChatGPT Images per la creazione di contenuti generati dagli utenti a partire dall’inizio del 2026.
Disney - OpenAI: le caratteristiche della partnership
In particolare, la partnership tra Disney e OpenAI incorpora 3 caratteristiche:
- Disney sfrutta in modo innovativo il proprio portafoglio di proprietà intellettuale, aprendo ai fan la possibilità di creare brevi video social e immagini basati sui suoi personaggi iconici, con una selezione curata dei contenuti che sarà resa disponibile in streaming su Disney+.
- Il gruppo diventerà un importante cliente di OpenAI, utilizzandone le API per sviluppare nuovi prodotti, strumenti ed esperienze - inclusa la piattaforma Disney+ - e implementando ChatGPT per i propri dipendenti, con potenziali benefici su efficienza operativa e pipeline creativa.
- Disney investirà 1 miliardo di dollari in OpenAI e riceverà warrant per l'acquisto di ulteriori azioni.
A seguito della diffusione della notizia, le azioni Walt Disney Company segnano un rialzo di quasi un punto percentuale portandosi a 109,87 dollari (+0,96%).
Fan economy, IP e streaming al centro del modello Disney - OpenAI
Nel merito, l’accordo di licenza triennale consentirà a Sora di generare brevi video social guidati dai prompt degli utenti, visualizzabili e condivisibili dai fan, attingendo a un set di oltre 200 personaggi animati, mascherati e creature, insieme a costumi, oggetti di scena, veicoli e ambienti iconici. In parallelo, ChatGPT Images sarà in grado di trasformare parole in immagini. L’intesa non include però l’utilizzo di immagini o voci di talenti, un limite rilevante in un contesto di crescenti tensioni tra AI generativa e diritti degli artisti.
Dal punto di vista industriale, la mossa inserisce la partnership Disney - OpenAI nel cuore del ripensamento del modello di business dell’entertainment: non solo produzione e distribuzione, ma anche co-creazione con il pubblico, fan engagement e sfruttamento avanzato delle proprietà intellettuali (IP) in chiave generativa.
Come sottolineato nella nota congiunta, Disney e OpenAI intendono “promuovere un’AI incentrata sull’uomo, che rispetti le industrie creative e amplifichi le possibilità della narrazione”, con l’obiettivo di esplorare “modi innovativi e creativi per entrare in contatto con le storie e i personaggi Disney” attraverso le tecnologie di OpenAI.
AI responsabile e rischi regolatori: le incognite della scommessa
L’accordo Disney OpenAI arriva in un momento di forte dibattito nel settore. Solo pochi mesi fa la Creative Artists Agency, una delle principali agenzie di talenti di Hollywood, aveva accusato OpenAI di esporre gli artisti a “rischi significativi” con Sora e aveva messo in dubbio che la società ritenesse i creativi “meritano di essere compensati e accreditati per il lavoro che creano”.
In questo quadro, la scelta di Disney di escludere esplicitamente likeness e voci dei talenti e di enfatizzare le garanzie di sicurezza e rispetto dei diritti appare come un tentativo di posizionare questa intesa come benchmark per un uso “responsabile” dell’AI nell'intrattenimento.
Le parti, si legge nell’accordo, affermano infatti “un impegno condiviso per un uso responsabile dell’AI che protegga la sicurezza degli utenti e i diritti dei creatori”, con OpenAI che si impegna a mantenere “misure responsabili” e controlli robusti per prevenire la generazione di contenuti illegali o dannosi, nonché a rispettare i diritti dei titolari di contenuti e degli individui in relazione a voce e immagine.
Per gli investitori, la scommessa Disney - OpenAI apre prospettive di monetizzazione incrementale delle IP e di rafforzamento dell’ecosistema Disney+, ma comporta anche rischi regolatori, di percezione pubblica e di potenziali conflitti con sindacati e talenti creativi, in un’industria già attraversata da scioperi e negoziati sull’impatto dell’AI.
Nel complesso, l’ingresso di Disney nel capitale di OpenAI e il ruolo di primo grande partner di licenza per Sora segnano un cambio di fase: l’AI generativa non è più solo un tema di contenzioso per Hollywood, ma diventa infrastruttura abilitante del business. La traiettoria della partnership Disney OpenAI - soggetta alla firma degli accordi definitivi, alle approvazioni societarie e alle consuete condizioni di closing - sarà un test cruciale per capire se la convergenza tra big tech e major dell’intrattenimento potrà tradursi in valore sostenibile per azionisti, creatori e pubblico.