Lunedì prossimo i riflettori saranno puntati sulla conferenza annuale degli sviluppatori di Nvidia nel corso della quale il colosso statunitense dei chip presenterà i nuovi prodotti di punta. Da un po' di tempo, il produttore di Santa Clara è diventato il dominatore assoluto nel campo dei semiconduttori legati all'intelligenza artificiale, che hanno fatto impennare le entrate della società e creato le premesse per grandi prospettive nei prossimi anni. Gli analisti stimano che quest'anno i ricavi di Nvidia segneranno un balzo dell'81% a 110 miliardi di dollari, in quanto la domanda famelica di chip all'avanguardia prodotti dall'azienda si manterrà elevata.
Tutto questo si è riflesso sui prezzi delle azioni in Borsa. Il
titolo Nvidia ha guadagnato oltre l'80% da inizio 2024, dopo aver più che triplicato il suo valore nel 2023. Ciò nonostante
i multipli non sono eccessivi. Le azioni scambiano a circa 34 volte i guadagni previsti, mentre un anno fa negoziavano a circa 58 volte. Il calo del price/earnings di Nvidia è da ricondurre all'
aumento corposo delle proiezioni degli analisti sugli utili futuri dell'azienda da un anno a questa parte, dopo gli straordinari progressi effettuati sul versante dell'intelligenza artificiale.
"La preoccupazione più grande è che i numeri sono diventati così grandi, così rapidamente, che ti preoccupi solo che non possano durare", ha detto l'analista di Bernstein Stacy Rasgon a proposito della recente performance finanziaria di Nvidia.
Conferenza degli sviluppatori di Nvidia: cosa aspettarsi lunedì
In occasione della
conferenza annuale degli sviluppatori di Nvidia di lunedì l'attenzione sarà catalizzata dalla prossima generazione di processori AI (Artificial Intelligence) avanzati, che dovrebbero prendere il nome di
B100. Secondo indiscrezioni, le spedizioni dovrebbero partire alla fine del 2024 e l'aspettativa è che Nvidia non rilevi i prezzi per ora. A rigor di logica
il B100 dovrebbe costare più del suo predecessore ed essere venduto a oltre 20.000 dollari.
Il nuovo chip probabilmente lascerà ulteriormente sul posto la Cina dal punto di vista tecnologico. I prodotti più avanzati che ha sfoderato Pechino sono quelli di Huawei Technologies, che al massimo possono competere con i chip A100 di Nvidia rilasciati nel 2020. "Nel corso del tempo, il divario tra Nvidia e le aziende cinesi diventerà esponenzialmente più grande", ha affermato Jimmy Goodrich, vice presidente per global policy in SIA (Semiconductor Industry Association) ed esperto di tecnologia legata ai semiconduttori.
L'altra novità che dovrebbe emergere dalla conferenza degli sviluppatori di lunedì riguarda la serie di aggiornamenti sul software noto come CUDA. Si tratta di un programma che consente agli sviluppatori l'esecuzione dei loro programmi AI sui chip di Nvidia. Lo scorso anno, la società ha iniziato a offrire i suoi chip e il software come servizio cloud agli sviluppatori. Ragson di Bernstein ha affermato che "più nuovi prodotti escono con prestazioni più elevate e prezzi alti, più hanno visibilità".