Il Bitcoin rimane stabilmente sopra quota 30.000 dollari, soglia considerata cruciale per determinare i movimenti nelle prossime settimane. Da questi livelli, la principale criptovaluta è stata già respinta ad aprile, frustrando le speranze di chi vedeva nel movimento rialzista un lungo rally che avrebbe condotto il Bitcoin a riagganciarsi ai massimi storici di novembre 2021 a 68.990 dollari.
La moneta virtuale è sostenuta in questo periodo da un fattore che potrebbe cambiare lo scenario futuro dal punto di vista regolamentare:
l'approvazione da parte della Securities and Exchange Commission del primo ETF Bitcoin in versione Spot. Recentemente si sono fatti avanti colossi come BlackRock, Invesco e WindsomFree, mentre prima ancora ARK e 21Shares hanno percorso la stessa strada provando a rimuovere le resistenze dell'autorità di regolamentazione finanziaria.
Se in passato l'ente regolatore guidato da Gary Gensler ha concesso il via libera per gli ETF future sul Bitcoin (visto che si tratta di prodotti regolamentati), l'ipotesi di un ETF Spot sul Bitcoin, avanzata in particolare dal fondo Grayscale, è stata sistematicamente rigettata a causa del timore di frodi e di manipolazioni sui prezzi.
Adesso però il clima sembra meno teso e, secondo gli esperti, ci sono probabilità che la SEC ammorbidisca sulle sue posizioni. Alcuni sperano nel grande track record di BlackRock di far approvare i suoi ETF. Infatti, il più grande asset manager del mondo vanta un tasso di approvazione di 575 a 1, secondo quanto riportato da Andrew Bond, analista di Rosenblatt Securities. "La notizia del deposito dell'ETF è la prova dell'adozione e dell'interesse da parte dei principali player globali, il che è, ovviamente, interessante sia per gli investitori istituzionali che per i trader", ha affermato Mikkel Morch, presidente del fondo di investimento di asset digitali ARK36.
Bitcoin: ecco come i prezzi potranno rompere le resistenze
Adesso però bisogna fare i conti con i prossimi livelli di resistenza del Bitcoin nel mercato delle criptovalute. Secondo Katie Stockton, managing partner della società di ricerca tecnica Fairlead Strategies, la valuta digitale è a un breakout decisivo. "Le fasi rialziste supportano un eventuale breakout al di sopra della resistenza di lungo termine vicino a 31.900 dollari. La resistenza secondaria è vicina a 35.900 dollari. Il supporto iniziale è ora situato in corrispondenza della media mobile a 50 giorni intorno a 27.200 dollari".
Questa settimana potrebbe essere decisiva, perché saranno rilasciati i dati sull'
inflazione core degli Stati Uniti. Il dato è quello più importante seguito dalla
Federal Reserve nelle sue valutazioni riguardo i tassi d'interesse. Dopo la pausa di questo mese, un segnale di raffreddamento potrebbe far desistere la Banca Centrale americana dal riprendere con l'aumento dei Fed Fund rates a luglio. Quantomeno potrebbe indurre l'istituto centrale ad attuare solo una stretta e non due come si teme.
Se questo dovesse accadere, il Bitcoin potrebbe prendere slancio poiché ha dimostrato di essere molto sensibile alle decisioni della Fed negli ultimi tempi. Diversamente dal mercato azionario, più propenso a ignorare alcuni messaggi arrivati dai funzionari dell'istituto monetario. Il Bitcoin e le azioni sembrano aver perso quella correlazione positiva che li aveva caratterizzati lo scorso anno, per cui l'indice dei prezzi al consumo core può essere un catalizzatore per il Bitcoin indipendentemente da come si comporterà l'equity da qui in avanti.