Nel terzo trimestre la Berkshire Hathaway ha acquistato 60 milioni di azioni del più grande produttore di chip mondiale, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company. Lo rivela un documento depositasto presso la
Securities and Exchange Commission. Con un controvalore di 4,1 miliardi di dollari, questo investimento
rappresenta il maggiore messo a segno dal conglomerato di
Warren Buffett nei tre mesi che vanno da luglio a settembre.
Dal documento non emerge se l'operazione sia stata fatta direttamente dall'oracolo di Omaha, oppure se decisa ed eseguita da Todd Combs e Ted Weschler, i due luogotenenti che gestiscono una parte del portafoglio di Buffett e aiutano a supervisionare quello della società da oltre 300 miliardi di dollari.
Ad ogni modo, l'investimento segue una serie di movimenti che Berkshire ha effettuato quest'anno, tra cui l'acquisizione delle quote di Occidental Petroleum fino a oltre il 20% del capitale della compagnia petrolifera, nonché l'
accordo da 11,6 miliardi di dollari con l'assicuratore Alleghany. Dopo queste operazioni,
la liquidità del colosso finanziario del Nebraska è stimata in circa 109 miliardi di dollari.
Berkshire Hathaway: perché TSMC
Con l'acquisto di una partecipazione in TSMC, Buffett conferma il cambiamento di vedute nei confronti del mondo tecnologico, che in passato aveva sempre osteggiato. Il miliardario 92enne per anni non ne ha voluto sapere di fare grandi investimenti nel settore, riferendo di non essere molto attrezzato per valutare le attività di tante aziende tecnologiche. Negli ultimi anni, invece, vi è stato un avvicinamento progressivo e ora la più grande società tech del mondo, Apple, rappresenta la principale partecipazione di Berkshire, con un valore di 126 miliardi di dollari.
TSMC è un'azienda particolarmente attraente, in quanto ad oggi è il numero uno nella produzione mondiale di semiconduttori, utilizzati in smartphone, PC, attrezzature militari e spaziali. Tra l'altro, il gigante taiwanese ha stabilito negli anni importanti partnership con colossi come Nvidia, Apple e Qualcomm, e nutre una forte presenza produttiva in Cina.
Buffett si è dichiarato pentito di essere uscito da alcuni precedenti investimenti tecnologici, come ad esempio da quelli in Alphabet e Amazon. Mentre ha giustificato la cessione della sua quota in IBM nel 2017 con la concorrenza molto agguerrita che il peso massimo dell'informatica stava affrontando nel settore. Nel 2011 Berkshire aveva anche acquisito una partecipazione in Intel, che però ha venduto l'anno successivo. Oggi le società tecnologiche costituiscono circa la metà del portafoglio dell'azienda finanziaria, fornendo un equilibrio a una gestione orientata più che altro sulla old economy.
Berkshire Hathaway: le altre operazioni nel trimestre
Nel terzo trimestre, Berkshire non ha effettuato altre grandi modifiche di portafoglio. La società ha acquistato una partecipazione nella banca d'investimento Jefferies per 13 milioni di dollari e una quota di 300 milioni di dollari del produttore di materiali da costruzione Lousiana-Pacific, oltre ad aver incrementato gli investimenti in Chevron, Occidental, Celanese Corp, RH e Paramount Global.
Per quel che riguarda le cessioni, Berkshire ha ridotto le partecipazioni nella società di gaming Activision Blizzard, nelle banche USA Bancorp e BNY Mellon, nella catena di negozi al dettaglio Kroger e nella casa automobilistica americana General Motors.
Stilando una classifica delle maggiori partecipazioni del colosso guidato da Warren Buffett, troviamo in prima posizione Apple con un valore della quota di 126 miliardi di dollari, seguita da Bank of America con 31,2 miliardi di dollari, Chevron con 24,4 miliardi di dollari, Coca-Cola con 22,4 miliardi di dollari e American Express con 20,5 miliardi di dollari.