In attesa di quelli finali che saranno diffusi il 23 febbraio, BASF oggi ha presentato oggi i risultati preliminari relativi all'esercizio 2023. Il colosso chimico tedesco ha registrato un calo importante dei ricavi e dei profitti per effetto dell'aumento dei costi di produzione e del rallentamento della domanda globale, che ha determinato una discesa dei prezzi dei suoi prodotti. L'azienda ha risentito fortemente del venir meno del gas russo a basso costo, che ha finito per limitare il suo business in Europa.
Le
azioni BASF alla Borsa di Francoforte limitano il passivo (-1,2% a 43,13 euro) grazie al fatto che gli investitori hanno comunque apprezzato il
miglioramento del free cash flow, che potrebbe segnalare il mantenimento della politica dei dividendi.
BASF: i dettagli sui risultati preliminari
Il bilancio annuale 2023 del gruppo con sede a Ludwigshafen si chiude con vendite per 68,9 miliardi di euro, in calo del 21% rispetto al 2022. La società aveva previsto il dato nell'intervallo 73-76 miliardi di euro. L'utile prima di interessi, componenti straordinari e tasse è scivolato a 3,8 miliardi di euro, segnando un crollo del 45% anno su anno. Le previsioni dell'azienda erano per guadagni compresi tra 4 e 4,4 miliardi di euro.
Il management ha affermato che la discesa dei profitti è da imputare ai margini inferiori ottenuti dalle vendite che non sono stati compensati dal calo dei costi. La notizia positiva è arrivata dai flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa, aumentati da 7,7 a 8,1 miliardi di euro.
BASF: le aspettative
L'aggiornamento arriva in un momento in cui BASF ha ridimensionato gli investimenti di 4 miliardi di euro, come si evince dal suo piano quinquennale pubblicato lo scorso anno. Per il futuro, infatti, BASF ha annunciato l'intenzione di investire fino al 2027 ben 24,8 miliardi di euro, una cifra notevolmente al di sotto dei 28,8 miliardi di euro precedentemente previsti.
L'azienda ridurrà la produzione nel suo stabilimento di Ludwigshafen, mentre punterà sulla Cina, dove sta costruendo un impianto petrolchimico del valore stimato in 10 miliardi di euro.
Cosa significa per l'economia europea
I risultati di BASF rappresentano un segnale di allarme per tutta l'attività economica europea, in quanto le sostanze chimiche sono alla base di gran parte dei prodotti che movimentano l'economia.
Secondo Anna Wolf, analista chimico presso l'Istituto Ifo di Monaco di Baviera, "la speranza dell'industria europea di compensare il calo della domanda con una crescita del business internazionale è stata apparentemente delusa". Questo potrebbe significare che nei prossimi mesi c'è il rischio di "ulteriori tagli di posti di lavoro".
In questo contesto, le sfide che il settore chimico dovrà affrontare in Europa, con i prezzi dell'energia aumentati enormemente dopo lo scoppio della guerra Russia-Ucraina, metteranno BASF di fronte a un problema di gestione.