L'ascesa delle
azioni TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) nell'ultimo anno e mezzo è stata impressionante. Dai minimi di ottobre 2022, il titolo in Borsa ha
più che raddoppiato il suo valore, grazie all'aspettativa che l'intelligenza artificiale possa portare grandi guadagni per l'azienda. In verità, il gigante taiwanese trae solo il 6% delle entrate dall'AI (Artificial Intelligence), ma il mercato sta scontando che la domanda famelica di chip legati alla nuova tecnologia farà crescere il fatturato a dismisura.
Quest'anno TSMC ha affermato che i ricavi derivanti dall'intelligenza artificiale hanno un tasso di crescita del 50% annuo, mentre l'azienda sta costruendo impianti negli Stati Uniti, in Giappone e in Germania. Sono molti i giganti tecnologici che si rivolgono al più grande produttore di chip a contratto del mondo, tra cui Apple, Amazon, Microsoft e Nvidia che sta dominando attualmente il mercato dei semiconduttori AI di fascia alta.
Azioni TSMC: vanno comprate adesso?
Attualmente gli analisti sono positivi sulle azioni TSMC, con 35 raccomandazioni "buy", 1 "hold" e 0 "sell". Nonostante il grande rally, il titolo non è costoso. Oggi viene scambiato a circa 16 volte gli utili attesi per i prossimi 12 mesi, in linea con la sua media quinquennale e nel punto più basso tra i multipli dei produttori di chip. Secondo Daniel Liang, gestore di portafoglio con sede a Taipei presso Cathay Securities Investment Trust, "per qualsiasi azienda che ha un contributo ai ricavi superiore al 10% dall'AI, una valutazione di 30 volte rispetto agli utili non è impegnativa". Le azioni TSMC rappresentano una delle maggiori partecipazioni del fondo del gestore.
Tuttavia, alcuni rischi sono da prendere in considerazione. Innanzitutto, il titolo è in ipercomprato. L'indice di forza relativa segnala da due mesi che il rally sta andando troppo forte e con eccessiva rapidità. Tra l'altro, le azioni quotano con il premio più alto della storia rispetto all'obiettivo di prezzo medio degli analisti.
In secondo luogo, bisognerebbe vedere fino a quando l'intelligenza artificiale rimarrà a livelli così sostenuti. "Se guardo il portafoglio ordini, sarei un po' preoccupato di quanto sia sostenibile la domanda di intelligenza artificiale nell'arco di tempo da tre a cinque anni, perché non si possono davvero spendere diverse decine di miliardi in data center ogni anno", ha affermato Phelix Lee, analista di Morningstar.
Un terzo rischio riguarda le preoccupazioni geopolitiche derivanti dalle tensioni commerciali tra USA e Cina, in considerazione anche delle elezioni presidenziali americane che di novembre. Lee ritiene che l'incertezza politica potrebbe avere il suo peso, mentre "non è chiaro se il forte portafoglio ordini di TSMC sia alimentato dalla domanda dei prodotti AI oppure dalla costituzione delle scorte di magazzino dei clienti americani" proprio in relazione a tale incertezza.
Infine preoccupa la situazione di Apple, che rappresenta più di un quinto delle vendite di TSMC. Il settore degli smartphone fatica a riprendersi e ci sarà da capire se l'aggiunta di funzionalità AI ai dispositivi da parte di Cupertino riuscirà a contrastare la crisi della domanda. "Per gli iPhone, in effetti, abbiamo visto che la domanda in realtà si sta indebolendo in Cina, quindi questo potrebbe avere qualche potenziale rischio per i loro ordini", ha affermato Kevin Wang, analista di Mizuho Securities Asia.