Il dibattito televisivo di ieri sera tra
Donald Trump e
Kamala Harris ha impattato in maniera decisamente negativa sulle azioni Trump Media & Technology Group, in rosso di oltre 14 punti percentuali nelle contrattazioni prima dell'apertura di Wall Street. Segno eloquente del fatto che il mercato abbia
decretato la sconfitta di Trump nel duello con la sua avversaria democratica (
Trump-Harris: tutti i punti chiave del dibattito televisivo).
L'andamento delle azioni Trump Media è molto sensibile alla possibilità del tycoon di essere rieletto alla Casa Bianca. Dopo lo scontro con Harris, le quotazioni di una vittoria di Trump sono scese di 6 centesimi a 47 centesimi (previsioni online Predictit). Al contrario la leader democratica avanza da 53 a 57 centesimi. I sondaggi sono indicativi fino a un certo punto, in quanto possono essere ribaltati in qualsiasi momento e non corrispondere affatto all'esito delle elezioni, come si è ben visto nel 2016 quando lo stesso Trump capovolse i pronostici vincendo contro Hillary Clinton. Tuttavia, possono essere un barometro di quello che è il sentiment del momento.
In realtà, per diversi tratti del testa a testa con Harris, Trump è apparso in difficoltà, o quantomeno sulla difensiva. Insomma, non si è vista la solita spavalderia che aveva ostentato durante lo stesso dibattito con Joe Biden di fine giugno nel quale ebbe vittoria facile. Harris lo ha incalzato su alcuni temi roventi come la guerra in Ucraina, l'aborto, l'immigrazione e la Cina, ai quali Trump ha risposto riportando dati spesso inesatti.
Trump Media: Harris ha fatto crollare le azioni del 60%
Donald Trump possiede una quota di partecipazione di oltre il 50% in Trump Media, del valore di circa 3,7 miliardi di dollari. Le azioni della società sono molto popolari tra i trader al dettaglio, che ricoprono una buona parte dell'elettorato del leader repubblicano. Il titolo a Wall Street ha evidenziato una discesa paurosa (quasi il 60%) dalla metà del mese di luglio. Esattamente da quando Harris ha rimpiazzato Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca, aumentando le probabilità di vittoria di un candidato democratico. Inoltre, dal picco di marzo le azioni hanno perso oltre tre quarti del loro valore.
"A questo punto, DJT (il ticker che identifica le azioni in Borsa, ndr) è il titolo per scommettere sulla vittoria di Trump", ha detto Matthew Tuttle, Amministratore delegato di Tuttle Capital Management. La società di media attualmente ha ancora una valutazione eccessiva sul mercato rispetto ai ricavi che produce, mentre ha chiuso il 2023 con una perdita di 4,1 milioni di dollari.
Il rischio lock-up
Sulle azioni pende ora una grossa mannaia, ovvero la scadenza il 25 settembre del lock-up di sei mesi. Tra l'altro, se il prezzo delle azioni rimarrà pari o superiore a 12 dollari per 20 giorni di negoziazione a partire dal 22 agosto, Trump sarà libero di vendere le azioni già dal 20 settembre. In caso contrario, il blocco di sei mesi scadrà nella data indicata. L'ultima chiusura in Borsa di Trump Media è stata di 18,63 dollari.
Questo significa che già dalla prossima settimana potrebbe arrivare la vendita da parte dell'azionista di maggioranza e di altri investitori, mettendo ulteriormente sotto pressione il prezzo delle azioni. "Se vince le elezioni, Trump non deve vendere le sue azioni e DJT può tornare a salire. Se perde, deve vendere le sue azioni per pagare le spese legali ed è improbabile che DJT sia un'azienda in attività", ha detto Tuttle.