Le azioni tech hanno recuperato quest'anno gran parte delle perdite subite nel 2022. Dal 1° gennaio 2023 il
Nasdaq 100 - indice a forte trazione tecnologica - è cresciuto di oltre il 30% facendo registrare un andamento speculare rispetto a quello dell'anno precedente, quando ha dovuto fare i conti con l'aggressivo aumento dei tassi d'interesse da parte della
Federal Reserve.
A risvegliare i titoli legati alla crescita e all'innovazione è stato sicuramente il calo dell'inflazione, che ha alimentato le aspettative che la Banca centrale americana fosse arrivata al picco in termini di tassi e potesse invertire la sua politica monetaria ad accomodante prima della fine dell'anno.
A ciò si è aggiunta anche la
crisi bancaria e la paura che gli Stati Uniti potessero scivolare a breve in recessione. Negli ultimi anni, infatti, le azioni tech sono state viste un po' come un porto sicuro da parte degli investitori ogni qualvolta nei mercati o nell'economia si manifestavano situazioni di grande tensione. Il rally seguente alla crisi finanziaria del 2008 (
Lehman Brothers: il più grande fallimento bancario della storia) e quello scaturito dalla tempesta del 2020 innescata dal Covid-19 supportano tale tesi.
Ma nelle ultime settimane è stato il
tema dell'intelligenza artificiale a tenere banco, mandando in orbita le quotazioni delle società più strettamente legate a questa tecnologia. Ne è un'esemplare dimostrazione Nvidia, che la scorsa settimana ha aumentato in un solo giorno il valore di mercato di 184 miliardi di dollari grazie alla pubblicazione di una trimestrale favolosa, rilasciando una guidance ancora migliore fondata sull'incremento del giro d'affari legato all'AI. I rialzi in Borsa per il gigante dei chip sono continuati nei giorni successivi, permettendo a Nvidia di essere la prima società del settore dei semiconduttori a raggiungere una
capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari (
Nvidia è la prima società di chip a valere $ 1.000 miliardi)
.
Azioni tech: continuerà il rally?
Nonostante l'entusiasmo degli investitori sul tema dell'intelligenza artificiale sembrerebbe inscalfibile, gli argomenti che suggeriscono prudenza non mancano, a partire dal fatto che in questo momento alcune azioni tech hanno raggiunto multipli che invitano alla prudenza, soprattutto se paragonati con quelli del resto del mercato.
Chris Montagu, strategist di Citigroup Inc., riporta come le posizioni lunghe nei futures sul Nasdaq 100 sono arrivate ai massimi degli ultimi tre anni, con profitti conseguiti molto elevati che potrebbero portare a monetizzare. "I rischi di posizione sono molto sbilanciati verso le prese di profitto, il che potrebbe rappresentare un problema per il rally in corso", ha scritto l'esperto in una nota.
Ciò significherebbe che il momento di gloria per le azioni tech sia in corso di esaurimento? Emmanuel Cau, strategist di Barclays, non è d'accordo con questa visione, ritenendo che gli investitori hanno paura di perdere il treno in questo periodo vista la forza dei tecnologici. Di conseguenza, Cau vede ancora spazio per ulteriori guadagni, mantenendo una posizione di sovrappeso sul settore. "L'esposizione azionaria più ampia è neutrale nella migliore delle ipotesi, nonostante il rally tecnologico", ha affermato.