Le
azioni Prysmian salgono dello 0,62% a 45,17 euro poco dopo l'apertura delle contrattazioni. Gli acquisti sono innescati dalla presentazione di risultati di bilancio per l'esercizio 2023 molto solidi, che hanno evidenziato una forte espansione dei margini e una robusta generazione di cassa. Per questo motivo, il Consiglio di amministrazione ha proposto un
aumento dei dividendi del 16,7% rispetto all'anno precedente.
"La solida espansione dei margini e la forte generazione di cassa raggiunta nel 2023 hanno confermato la solidità di Prysmian e la sua posizione di leader di mercato, grazie al portafoglio di business completo e bilanciato, ben esposto ai trend strutturali dell'elettrificazione e della transizione energetica. All'interno di un contesto difficile, abbiamo ottenuto ancora una volta un'eccellente performance e garantito la creazione di valore per tutti i nostri stakeholder", ha dichiarato l'Amministratore delegato Valerio Battista, che lascerà la guida dell'azienda al CEO designato Massimo Battaini.
Quest'ultimo si è detto fiducioso per il raggiungimento degli obiettivi nell'anno in corso. "Siamo ben posizionati per il conseguimento degli obiettivi d medio termine delineati nel corso del Capital Markets Day. Sono pronto a prendere la guida di questa azienda e della nostra straordinaria squadra per rafforzare ulteriormente il posizionamento di player globale di soluzioni di cablaggio in grado di guidare la transizione energetica e la trasformazione digitale", ha dichiarato.
Prysmian: i numeri del 2023 nel dettaglio
Nell'anno che si è chiuso il 31 dicembre 2023, Prysmian ha ottenuto ricavi complessivi per 15,35 miliardi di euro, in leggero calo (-1,1%) rispetto ai 16,1 miliardi di euro dell'esercizio precedente. Nel dettaglio, l'unità Business Projects ha riportato una crescita organica del 15,3% a 2,51 miliardi di euro per effetto della realizzazione dei progetti di interconnessione e dei parchi eolici offshore. La sezione Business Energy ha registrato una variazione negativa dell'1,3% a 11,36 miliardi di euro, sebbene abbia continuato a beneficiare dei fattori di crescita della transizione energetica. Di questo segmento: la componente E&I ha subito una contrazione del 2,7% a 7,62 miliardi di euro; mentre la parte Industrial & Network Components è salita dell'1,7%. Le entrate dal reparto Business Telecom sono scese fortemente, soprattutto nella seconda parte del 2023 a causa della flessione del mercato USA. Nel complesso sono crollate del 18,9% a 1,49 miliardi di euro.
L'utile netto è risultato 547 milioni di euro, segnando un incremento di 7,5 punti percentuali rispetto ai 509 milioni di euro del 2022. Il dato risalta particolarmente se si tiene conto delle svalutazioni dell'investimento in Yangtze Optical Fiber e dell'impianto di fibra a Battipaglia, che hanno comportato perdite rispettivamente per 168 e 42 milioni di euro.
Dal punto di vista finanziario, alla fine del 2023 Prysmian ha prodotto un free cash flow di 724 milioni di euro, in crescita del 29,5% rispetto ai 559 milioni di euro del 2022, ma soprattutto oltre la parte alta della guidance di 550-650 milioni di euro. La società ha diminuito drasticamente l'indebitamento finanziario netto portandolo a 1,19 miliardi di euro a fine 2023, da 1,42 miliardi di euro del 31 dicembre dell'anno precedente.
Prysmian: la guidance
L'azienda ha espresso un outlook positivo circa l'evoluzione della gestione, grazie a un mercato che richiede una forte domanda di cavi ad alte prestazioni, sostenibili e innovativi. Per il 2024, Prysmian prevede un EBITDA compreso tra 1,575 e 1,675 miliardi di euro e un free cash flow tra 675 e 775 milioni di euro.
La società precisa che tutti gli obiettivi hanno come presupposto l'assenza di fattori estremi, tipo un esacerbarsi della situazione geopolitica (guerre in Ucraina e in Israele) che possa apportare cambiamenti sostanziali nelle dinamiche dei fattori produttivi e della catena di approvvigionamento. Altri presupposti riguardano un tasso di cambio EUR/USD intorno a 1,08 e nessun impatto sui flussi di cassa delle tematiche relative all'Antitrust.
Il dividendo
La società ha ribadito l'importanza strategica del dividendo nell'allocazione del capitale del gruppo, come del resto era stato già delineato durante il Capital Markets Day di ottobre. Al riguardo, la cedola dovrebbe aumentare di circa il 10% annuo nel periodo 2023-2027.
Per il 2024, invece, il Consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea degli azionisti un dividendo di 0,70 euro per azione, il che segna un aumento del 16,7% rin confronto a quello distribuito lo scorso anno. Rispetto all'ultimo prezzo di chiusura delle azioni Prysmian di 44,89 euro, gli azionisti otterranno un rendimento del 15,6%. Se approvato, il dividendo sarà messo a pagamento a partire dal 24 aprile 2024, con data di stacco il 22 aprile. L'esborso complessivo per la società sarà di 191 milioni di euro.