Le
azioni GameStop salgono di oltre 8 punti percentuali poco dopo l'avvio delle contrattazioni a Wall Street sull'indiscrezione che il rivenditore di videogiochi potrebbe
investire in Bitcoin e in altre criptovalute.
A sostegno di questa tesi c'è il post pubblicato lo scorso fine settimana dall'Amministratore delegato di GameStop
Ryan Cohen che, su X, ha condiviso una foto con
Michael Saylor, co-fondatore e presidente di MicroStrategy (il maggiore detentore aziendale di Bitcoin a livello mondiale). Nel 2020 ha seguìto la strada di focalizzare il business proprio sull'acquisto e sulla gestione della più grande criptovaluta, mettendo in secondo piano la sua tradizionale attività di società di software.
La foto ha alimentato le speculazioni di un coinvolgimento di Saylor nell'ingresso di GameStop nel mondo degli investimenti crittografici. Tuttavia, secondo i ben informati, non sembra che il leader di MicroStrategy sia interessato.
GameStop: cosa comporta l'ingresso nelle criptovalute
Se GameStop dovesse seguire le orme di MicroStrategy compierebbe un altro passo significativo nella profonda trasformazione che negli ultimi anni l'azienda ha compiuto relativamente al suo modello di business. La sua attività principale, consistente nella vendita di videogiochi nuovi e usati, ha subito un calo considerevole con il passaggio ai download, allo streaming e agli acquisti tramite e-commerce.
Per questo l'azienda è passata dai negozi fisici al digitale. Tuttavia, la transizione è molto complicata per un'azienda tradizionalmente improntata su un certo tipo di business. Ancora non si vede, infatti, un'inversione vera che possa rendere l'azienda stessa più redditizia e consolidare la sua posizione di mercato.
GameStop ha comunque liquidità per 4,6 miliardi di dollari e passività inferiori a 1,5 miliardi. Questo significa che potrebbe avere le risorse necessarie per esplorare il mondo delle criptovalute. Tale sentiero però non è facile da valutare in termini di rischi e benefici, perché quello crittografico è pur sempre un settore esposto a forti oscillazioni.
Queste potrebbero rendere le azioni in Borsa più suscettibili di improvvisi cambi di prezzo, rievocando quanto accadde nel 2021. Allora gli sbalzi delle quotazioni furono talmente violenti e repentini da assegnare a GameStop il titolo di meme stock. Anche negli ultimi anni, il titolo si è prestato a scambi estremamente volatili quando l'influencer Keith Gill (soprannominato
Roaring Kitty), colui che guidò la frenesia di trading di quattro anni fa, si è fatto vivo sui social.
Secondo alcuni osservatori finanziari, tuttavia, potrebbe esserci un risvolto positivo da un cambio di business di questa portata, ovvero l'attrazione di nuovi investitori nell'azienda. Ciò rafforzerebbe l'immagine di GameStop come società innovatrice, il che potrebbe riflettersi positivamente nei prezzi di mercato delle azioni.