Il boom recente del Bitcoin e delle altre criptovalute ha messo al centro dell'attenzione uno dei personaggi più influenti del mondo degli asset digitali: Michael Saylor. L'imprenditore ha ricoperto il ruolo di Amministratore delegato di MicroStrategy, il produttore di software che a partire dal 2020 ha incentrato il suo business sul trading di Bitcoin, e ora è presidente esecutivo dell'azienda.
Con Saylor al comando, MicroStrategy ha investito miliardi di dollari nella principale criptovaluta, risultando una delle entità che detiene una quantità maggiore di monete al mondo. Questo ha comportato il rischio di default della società americana nel 2022, nel periodo più buio per le valute digitali, ma ora MicroStrategy sta realizzando profitti enormi.
Vediamo quindi di sapere di più su Michael Saylor, partendo dalle origini fino alle ultime vicende che lo hanno visto protagonista della trasformazione storica di MicroStrategy.
Michael Saylor: studi e carriera
Michael Saylor è nato a Lincoln, nel Nebraska, il 4 febbraio 1965. Alla luce del fatto che il padre era un sergente capo dell'Air Force, Michael ha trascorso i primi anni di vita nelle varie basi dell'apparato militare ed ad 11 si è stabilizzato con la famiglia a Fairborn, in Ohio, nei pressi della base aerea di Wright-Patterson. Nel 1983, si è iscritto al Massachusetts Institute of Technology e si è laureato in ingegneria aeronautica e astronautica e storia della scienza. Il suo sogno era diventare pilota dell'aeronautica, ma alcuni impedimenti di carattere medico gli hanno impedito di realizzarlo.
Nel 1987 è stato assunto da The Federal Group, una società di consulenza in cui ha svolto mansioni di modellazione di simulazioni al computer per una società di integrazione software. Questa sua abilità gli è valsa la consulenza interna di DuPont, multinazionale chimica americana dove ha sviluppato modelli computerizzati che aiutavano l'azienda a prevedere i cambiamenti nei suoi principali mercati di riferimento. Al riguardo, Saylor è riuscito ad anticipare una recessione nel 1990.
Michael Saylor: la fondazione di MicroStrategy
Il salto di qualità nella sua carriera professionale è avvenuto nel 1989, anno in cui ha fondato MicroStrategy insieme a Sanju Bansal. La società inizialmente si occupava dello sviluppo di software per il data mining, per poi concentrarsi sulla business intelligence. Un momento chiave è stato nel 1992, quando l'azienda ha firmato un contratto da 10 milioni di dollari con il gigante del fast-food McDonald's.
L'accordo prevedeva lo sviluppo di applicazioni software per analizzare l'efficienza delle promozioni. Questo ha convinto Saylor che il suo software sarebbe stato in grado di far ottenere alle aziende informazioni dettagliate sulle loro attività permettendo loro di creare modelli di business vincenti.
Sulle ali dell'entusiasmo, Saylor ha deciso di
quotare MicroStrategy in Borsa. Il debutto è avvenuto nel giugno del 1998, con un'
IPO da 4 milioni di azioni a un prezzo iniziale di 12 dollari ciascuna. Già il primo giorno di contrattazioni, il prezzo a Wall Street è raddoppiato e all'inizio del 2000, Saylor poteva vantare una fortuna di 7 miliardi di dollari.
Quell'anno però il CEO ha dovuto affrontare una denuncia della Securities and Exchange Commission per i risultati presentati nel 1998 e nel 1999 che, a detta dell'authority, sarebbero stati inesatti. Saylor non ha ammesso alcun illecito, ma verso la fine del 2000 si è accordato con la SEC pagando una penale di 350 mila dollari e restituendo personalmente 8,3 milioni di dollari. Questo ha significato, però, un crollo in Borsa delle azioni MicroStrategy e una riduzione del patrimonio di Saylor di 6 miliardi di dollari.
La gestione di Saylor è stata contestata da importanti investitori nello scorso decennio, al che nel 2014 l'allora Amministratore delegato di MicroStrategy si è praticamente azzerato lo stipendio, percependo un compenso simbolico di 1 dollaro senza bonus, ma con stock options. Il loro esercizio nel primo trimestre del 2024, tuttavia, ha comportato un introito per Saylor di circa 400 milioni di dollari.
MicroStrategy: la svolta con il Bitcoin
Il mese di luglio 2020 ha rappresentato una svolta epocale per MicroStrategy. Durante la conference call di presentazione dei conti trimestrali, Saylor ha annunciato l'esplorazione degli acquisti di Bitcoin. A suo avviso, la criptovaluta avrebbe sostituito l'oro come riserva di valore non governativa e con il tempo tutti quanti ne avrebbero fatto un utilizzo diffuso.
Facendo affidamento alla sua scorta di liquidità, MicroStrategy il mese successivo ha acquistato 21.454 Bitcoin. Quello è stato solo l'inizio, perché a settembre 2020 la società ha investito altri 175 milioni di dollari e a dicembre dello stesso anno 50 milioni di dollari. Gli acquisti sono continuati negli anni. L'ultimo è stato questo mese per 15.400 unità, con un investimento da 1,5 miliardi di dollari. A oggi MicroStrategy detiene 402.100 bitcoin, per un valore complessivo di 38,5 miliardi di dollari.
Per favorire le operazioni nella criptovaluta, l'azienda ricorre a finanziamenti attraverso principalmente obbligazioni convertibili. Quest'anno ha emesso 6 miliardi di dollari in questi strumenti, ma l'obiettivo è quello di incrementare di altri 42 miliardi di dollari. Il balzo del Bitcoin ha arricchito le casse dell'azienda, che in Borsa nel 2024 ha più che quintuplicato il suo valore. Di conseguenza, è cresciuta la fortuna di Saylor, che possiede circa il 9,9% delle azioni in circolazione, con il 45% dei diritti di voto.
Per concentrarsi nella strategia sul Bitcoin, l'8 agosto 2022 il numero uno di MicroStrategy ha assunto il ruolo di presidente esecutivo della società, cedendo la carica di Amministratore delegato a Phong Le. Quest'ultimo si occupa della gestione delle operazioni aziendali complessive.
Michael Saylor: riconoscimenti e vicende personali
Nel corso della sua carriera professionale, Michael Saylor ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti. Nel 1996, è stato nominato KPMG "Washington High-Tech Entrepreneur of the Year", il premio che la società di auditing dà al migliore imprenditore dell'anno. Nel 1997, è stata l'altra grande azienda del settore, Ernst & Young, a distribuire il premio per "imprenditore di software dell'anno" a Saylor. Nel 1998 la rivista Red Herring lo ha inserito nella top ten di "Entrepreneurs for 1998". L'anno successivo Saylor è stato presente nell'elenco del MIT Technology Review come "Innovator Under 35".
L'imprenditore ha pubblicato anche un libro nel 2012, "The Mobile Wave: How Mobile Intelligence Will Change Everything", che parla delle tendenze della tecnologia mobile e di come possono impattare su vari settori: dal commercio alla sanità e all'istruzione. Il libro si è classificato quinto nella lista dei best seller pubblicati dal Wall Street Journal nel luglio 2012 e settimo tra quelli del New York Times resi pubblici nell'agosto dello stesso anno.
Saylor ha dovuto affrontare anche un caso di frode fiscale, quando il 31 agosto 2022 il procuratore generale del Distretto di Columbia lo ha citato in giudizio con l'accusa di aver evaso più di 25 milioni di dollari di tasse a Washington dal 2005 al 2021, fingendo la residenza in altri Stati, quali Virginia e Florida. La controversia è stata risolta nel giugno 2024 con un pagamento da parte dell'imprenditore di 40 milioni di dollari.