Con Wall Street chiusa per la festa del Giorno del Ringraziamento, l'attenzione degli investitori oggi è sulle Borse europee, dove
le azioni dei chip sono finora le protagoniste. L'indiscrezione secondo cui le restrizioni statunitensi sull'industria cinese dei semiconduttori potrebbero essere meno severe ha spinto al rialzo il
titolo ASML - la più grande azienda tecnologica del Vecchio Continente - e i suoi omologhi.
A metà seduta, il colosso olandese guadagna circa 4 punti percentuali alla Borsa di Amsterdam, mentre i rivali BE Semiconductor e ASM International avanzano rispettivamente di poco oltre il 4% e il 2%. Il settore è diventato terreno di una partita molto aspra per emergere in un ambito che può segnare il percorso futuro delle aziende, anche e soprattutto grazie all'influenza dell'intelligenza artificiale.
ASML è il più grande fornitore di apparecchiature per la produzione di semiconduttori e due settimane fa, in occasione dell'Investor Day dell'azienda, ha affermato che le sue vendite in Cina scenderanno al 20% del totale il prossimo anno, da una quota di quasi il 50% dei sei trimestri precedenti.
Settore Chip: ecco le nuove strette in arrivo da Washington
L'attesa comunque è alta per le nuove linee guida sui chip che il Dipartimento del Commercio USA dovrebbe emettere dopo la festa del Ringraziamento. Secondo il programma, verranno previste nuove strette sulle esportazioni di chip americani nei confronti delle aziende cinesi. L'amministrazione Biden al riguardo sta valutando la possibilità di inserire circa 200 società cinesi in una black list, per impedire loro di ricevere i semiconduttori statunitensi.
Un rapporto di Bloomberg, basato su indiscrezioni da persone che hanno familiarità con la questione, ha segnalato che il numero di fornitori di Huawei sanzionati sarebbe inferiore al previsto. In particolare, verrebbe esclusa ChangXin Memory Technologies, che sta cercando di sviluppare la tecnologia dei chip di memoria AI (Artificial Intelligence).
Questo comunque non serve molto a distendere i rapporti tra Washington e Pechino. Gli Stati Uniti temono che la Cina possa utilizzare tecnologie avanzate per rafforzare le sue forze armate ed è per questo che ha intensificato il giro di vite sui chip di prima fascia. Oggi le autorità cinesi hanno avvertito che adotteranno tutte le azioni necessarie per proteggere le loro aziende in caso di inasprimento delle misure di controllo americane sui chip.
"Queste azioni sconvolgono gravemente l'ordine economico e commerciale internazionale, destabilizzano la sicurezza industriale globale e danneggiano gli sforzi di cooperazione tra Cina e Stati Uniti, nonché l'industria globale dei semiconduttori", ha affermato il portavoce del Ministero del Commercio, He Yadong. "Se gli Stati Uniti insistono sull'escalation delle misure di controllo, la Cina intraprenderà le azioni necessarie per proteggere risolutamente i diritti legittimi delle imprese cinesi".