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azioni BASF sono in calo di circa 3 punti percentuali alla Borsa di Francoforte dopo che il gigante della chimica tedesco ha annunciato il taglio dei dividendi e lo scorporo dell'unità agricola per una possibile quotazione. Si tratta di misure che rientrano nell'ambito della revisione della strategia aziendale dell'azienda.
"La nostra ambizione è quella di essere l'azienda chimica preferita per consentire la trasformazione ecologica dei nostri clienti", afferma Markus Kamieth, Presidente del Consiglio di amministrazione di BASF, durante il suo intervento al Capital Markets Day di Ludwigshafen: "Il forte e ampio portafoglio di attività chimiche al centro della nostra attività è ciò che rende BASF più rilevante per i clienti a livello globale, in un'ampia varietà di settori. Le nostre attività indipendenti servono settori distinti e sono meno connesse alle nostre catene del valore integrate. In futuro, sbloccheremo il valore di queste attività".
Kamieth, che ha assunto la carica ad aprile, sta cercando di rilanciare l'azienda in mezzo agli alti costi dell'energia e al calo della domanda globale, soprattutto di quella proveniente dalla Cina. Per ridurre i costi, BASF sta considerando di chiudere il suo sito di Ludwigshafen, oggi il più grande impianto chimico d'Europa. Nel contempo, cerca di far fronte agli alti costi derivanti dalla transizione verso tecnologie più pulite, che la società ha stimato in 600 milioni di euro.
BASF: il taglio dei dividendi
Nel medio termine BASF si è impegnata a mantenere le remunerazioni verso gli azionisti al livello degli ultimi anni, combinando dividendi e riacquisti. Tuttavia, sul fronte della cedola, la società pagherà 2,25 euro per azione relativamente all'esercizio 2024, per un esborso totale di circa 2 miliardi di euro l'anno per 4 anni. Si tratta di un passo indietro rispetto allo scorso anno quando il dividendo era di 3,40 euro per azione e la società dichiarò di volerlo aumentare ogni anno sulla base del free cash flow. Inoltre, la cedola 2024 sarà la più bassa in oltre un decennio. Il ritorno per gli azionisti include però anche il riacquisto di azioni proprie a partire dal 2027 di circa 4 miliardi di euro, il che implica un pagamento totale di almeno 12 miliardi di euro tra l'anno prossimo e il 2028.
Gli obiettivi futuri
La società ha affermato che dividendi e buyback saranno sostenuti da un bilancio e flussi di cassa solidi, con una riduzione delle spese in conto capitale ben al di sotto dell'ammortamento a partire dal 2026. In tale contesto, il free cash flow cumulativo per il periodo 2025-2028 sarà di oltre 10 miliardi di euro. L'azienda si prefigge l'obiettivo di realizzare un EBITDA compreso tra 10 e 12 miliardi di euro nel 2028 in condizioni di ciclo medio-positivo. Mentre il target del rendimento del capitale investito per il 2028 ammonta a circa il 10%.
BASF ha dichiarato anche che sta valutando la possibilità di vendere una quota di minoranza per l'unità agricola, che dovrebbe finalizzare il suo scorporo nel 2027. La nuova strategia aziendale distingue anche tra attività principali e attività indipendenti. Della prima categoria fanno parte i segmenti: Chimica, Materiali, Soluzioni industriali e Nutrizione. Nella seconda categoria ricadono: i catalizzatori ambientali e le soluzioni metalliche, i materiali per batterie, i rivestimenti e le soluzioni agricole. BASF si concentrerà nei prossimi anni sul rafforzamento della redditività delle attività principali; mentre per quanto riguarda le autonome, perseguirà opzioni di portafoglio attive in cui ciò aggiunge valore per l'azienda e i suoi azionisti.