Warren Buffett continua a scaricare le azioni Bank of America (BofA): la
Berkshire Hathaway ha venduto altre 863 milioni di azioni riducendo la partecipazione al 10,5%. Ora la quota si trova a un passo dalla soglia del 10%, al di sotto della quale non c'è più obbligo per il conglomerato finanziario gestito dal guru di Omaha di comunicare le operazioni effettuate nel giro di pochi giorni.
Stando all'ultimo prezzo di chiusura delle azioni BofA a 39,45 dollari, la partecipazione rimanente vale 32,10 miliardi di dollari. Le dismissioni di Buffett sono cominciate il 17 luglio con 90,4 milioni di pezzi immessi sul mercato. Tra il 30 luglio e il 1° agosto, l'oracolo ha ceduto altri 19,2 milioni di azioni.
BofA: la quota di Buffett ora è di puro profitto
Buffett ha iniziato a costruire la sua partecipazione in BofA nel 2011, quando la Big Bank americana stava ricostituendosi dopo la grande crisi del 2008 che aveva messo in ginocchio il sistema finanziario. Per molti lo shopping del re del value investing era considerato un azzardo, ma il 94enne miliardario ha sempre sostenuto che anche una banca può generare interessanti ritorni sul capitale se è ben gestita. Ed è proprio la fiducia nella gestione dell'Amministratore delegato dell'istituto americano,
Brian Moynihan, ad aver spinto Buffett a iniziare con un investimento di 5 miliardi di dollari in azioni privilegiate e warrant tredici anni fa. Nel 2017 è arrivata però la conversione in azioni ordinarie dopo che la banca, ormai rimessa in sesto, aveva deciso per un aumento dei dividendi.
Nel complesso, negli anni Buffett ha investito in BofA 14,6 miliardi di euro, ma con l'ultima cessione ha superato questa soglia tra proventi dalle vendite e dividendi accumulati. Questo significa che ora la quota rimasta in portafoglio è di puro profitto. Il leggendario investitore ha affermato diverse volte che le azioni possono essere conservate in portafoglio anche vita natural durante se l'azienda è in salute, ha un prodotto differenziato, non dà segnali di deterioramento del business e ha costruito intorno a sé un fossato. BofA non rispetta tutte le caratteristiche, nel senso che opera in un settore in cui il prodotto o servizio fornito è indifferenziato e non si può dire che abbia un fossato intorno a essa. Tuttavia, è sempre un'azienda di credito in salute e il business è profittevole.
Quindi, è possibile che uno dei motivi della liquidazione di una parte della partecipazione in BofA sia dettata dal desiderio di coprire il costo dell'investimento. Alcuni ipotizzando che in realtà la Berkshire stia continuando ad accumulare liquidità in previsione di una recessione economica oppure per prepararsi a un grande acquisto. Ad ogni modo, la decisione di ritirarsi non trova alcuna spiegazione da Buffett in quanto le autorità di regolamentazione sono sempre molto severe in materia. In sostanza, non vogliono che i principali azionisti bancari esercitino potenzialmente influenza sugli istituti di credito.