Come ogni fenomeno economico, la recessione non è uguale per tutti. Ci sono titoli che pagano un conto più salato, altri che riescono ad assorbire bene il rallentamento economico ed altri ancora che sono in grado di trasformare un problema in opportunità. Questo può dipendere dalle qualità peculiari della singola azienda, dal settore di riferimento o da scelte del management che si rivelano particolarmente azzeccate.
Dopo un 2022 particolarmente complesso, anche il 2023 si preannuncia difficile e quindi disporre di azioni in grado di spingere al rialzo il rendimento del nostro portafoglio è particolarmente importante.
Quali azioni acquistare con la recessione?
Per capire meglio quali possono essere le azioni migliori da scegliere in un contesto recessivo ci vengono in aiuto gli analisti di 22V Research, la società di consulenza newyorkese focalizzata sulle strategie di investimento, sulla ricerca quantistica, sull’analisi tecnica e sulle proiezioni economiche.
Dallo studio di 22V Research emergono 5 azioni che andrebbero acquistate, perché tendono a sovraperformare un mercato volatile e sono in grado di muoversi in controtendenza quando il contesto macroeconomico registra un peggioramento.
In particolare, si tratta di titoli che sono correlati negativamente con gli indici PMI, quelli che tastano il polso ai direttori degli acquisti e che in genere fanno registrare una contrazione sotto quota 50 punti (quella che separa espansione e recessione dell’attività economica) quando l’economia registra un peggioramento.
A livello settoriale, si tratta di azioni che in genere appartengono a settori difensivi, che non risentono quindi più di tanto del rallentamento economico, mentre quanto riguarda la situazione economico-finanziaria, parliamo di aziende che presentano margini di profitto solidi e forti disponibilità liquide.
Recessione: le 5 azioni da acquistare
Dominion Energy: si tratta di un’azienda che si occupa di fornitura di energia elettrica. Il titolo ha un beta, la sua volatilità rispetto a quella del mercato, di 0,44 (valori inferiori a 1 indicano una volatilità inferiore rispetto a quella generale) e la correlazione con il PMI è del -61,1%.
Kellogg‘s: iconica azienda del comparto alimentare ben decorrelata con l’andamento del ciclo (l’utile per azione nel 2023 è visto a 4,13$, dai 4$ del 2019). La correlazione con il PMI è del -55,3%
PepsiCo: il titolo dell’azienda produttrice di soft drink presenta una correlazione con il PMI del -70,5% ed un beta inferiore a 0,6.
Southern Company: altra azienda di pubblica utilità che presenta una correlazione del -72,3% con il PMI ed un beta di 0,51.
Merck & Co: non poteva mancare un’azienda del settore farmaceutico. In questo caso la correzione è del -59,4% ed il beta si attesta a 0,28.