Nel 2024 la crescita del mercato delle auto elettriche in Cina rallenterà per il secondo anno consecutivo. A dirlo è la China Passenger Car Association (CPCA). L'associazione che opera nel campo dell'automotive prevede che quest'anno le spedizioni di veicoli a nuova energia - ossia elettrici e ibridi plug-in - aumenteranno del 25% a 11 milioni di unità. Lo scorso anno si è registrata una crescita del 36%, mentre nel 2022 ci fu un balzo del 96% poiché quello fu l'ultimo anno in cui erano in vigore i sussidi del governo per il settore.
Il motivo del rallentamento, secondo la CPCA, quest'anno è da ascrivere alla ripresa economica, che non riesce a decollare nel post-pandemia e che quindi pesa sulle scelte dei consumatori. Ciò implica che le case automobilistiche faranno fatica a raggiungere i loro obiettivi di vendita e saranno sotto pressione per la riduzione dei margini derivante dalla guerra dei prezzi innescata da Tesla.
"L'aumento delle vendite di auto al dettaglio in Cina lo scorso anno è arrivato in un momento di intensa concorrenza", ha detto il segretario generale della CPCA Cui Dongshu. "Queste consegne hanno comportato un costo enorme per la redditività delle case automobilistiche. La pressione rimane relativamente forte".
Auto elettriche Cina: UBS, nel 2024 crescerà la redditività
Uno dei venti contrari che potrebbero colpire le aziende cinesi riguarda gli ostacoli alle esportazioni. Le case automobilistiche come BYD, Nio, Li Auto e Xpeng stanno cercando di svilupparsi all'estero, con le esportazioni che lo scorso anno sono cresciute globalmente del 62%. Ciò però ha innescato una reazione dell'Unione Europea, che a ottobre ha dato avvio a un'indagine sui sussidi cinesi per i veicoli elettrici. Secondo Bruxelles, questi aiuti statali non fanno altro che distorcere la concorrenza e quindi potrebbero applicarsi delle misure in forma di dazi per le auto che arrivano dalla Cina. I marchi cinesi di conseguenza rischiano di accusare il colpo, mentre la concorrenza si fa più fitta.
Gli analisti di UBS ritengono tuttavia che le case automobilistiche del Dragone miglioreranno la redditività nel 2024, in quanto hanno apportato aggiornamenti alla loro gamma di veicoli elettrici. "Il prezzo medio di vendita delle auto di marca cinese è aumentato negli ultimi due anni e quest'anno vedrà una crescita a una cifra, riducendo il divario con i marchi stranieri", ha affermato Paul Gong, responsabile della ricerca automobilistica cinese di UBS.
Tutto questo, aggiunto a un aumento della quota di mercato dal 56% del 2023 al 63% del 2024, "aiuterà i marchi cinesi ad aumentare del 30% le entrate quest'anno", ha aggiunto Gong. L'esperto sottolinea come i produttori stranieri non siano riusciti a portare novità interessanti sul mercato cinese negli ultimi anni, costringendo i consumatori a orientarsi verso i veicoli elettrici domestici. Le aziende nazionali hanno sottratto quote di mercato e sono riuscite a entrare in un segmento di vendita più redditizio.