Honda e Nissan uniranno le forze per creare un polo delle auto elettriche di straordinaria potenza in Giappone. La seconda e la terza più grande casa automobilistica del Paese hanno firmato un memorandum d'intesa non vincolante per sviluppare nuove tecnologie con lo scopo di ottenere importanti sinergie di costi. Questo in un contesto in cui le auto cinesi a basso costo e ad alta tecnologia rischiano di fare il vuoto nel mercato. La cooperazione comprenderà i software, le componenti di base e la tecnologia intelligente dei veicoli elettrici, nonché l'intelligenza artificiale.
"L'ascesa dei player emergenti sta diventando sempre più veloce e più forte. Le aziende che non sono in grado di rispondere ai cambiamenti saranno spazzate via", ha dichiarato il presidente di Honda, Toshihiro Mibe. "Abbiamo tenuto le nostre discussioni dal punto di vista della possibilità di continuare a essere un top runner o addirittura di sopravvivere nel 2030".
Per il momento non ci sarà alcun vincolo di capitale, ma nel corso del tempo le due società non escludono di fissare alcuni paletti. "Da ora inizieranno le discussioni, non c'è tempo per rilassarsi", ha affermato Makoto Uchida, Amministratore delegato di Nissan. "I player emergenti sono molto aggressivi e si stanno facendo strada a velocità incredibili. "Non possiamo vincere la competizione finché ci atteniamo alla saggezza convenzionale e a un approccio tradizionale".
A seguito della notizia, le
azioni Honda hanno chiuso l'ultima seduta settimanale alla Borsa di Tokyo con un guadagno dell'1,74%, mentre il
titolo Nissan ha terminato la seduta con un balzo del 3,19%.
Auto elettriche: cosa rappresenta il patto tra Honda e Nissan
Honda e Nissan vendono ciascuna circa 4 milioni di veicoli all'anno a livello globale, ma nel campo dell'elettrificazione sono ancora indietro. In particolare, le vendite mondiali delle auto a batterie di Honda hanno rappresentato meno dello 0,5% del totale di circa 2,8 milioni di auto nei primi nove mesi del 2023, secondo i dati dell'azienda. Ora, il gruppo punta ad aumentare la sua quota di veicoli elettrici e a celle a combustibile al 100% di tutte le vendite entro il 2040.
In passato, Honda e Nissan avevano avuto un approccio per una possibile fusione. Nel 2019 infatti avevano intavolato dei colloqui per mettere fine a una rivalità che poteva rivelarsi deleteria con la transizione dai veicoli endotermici a quelli elettrici. Tuttavia, l'esito è stato negativo in quanto l'alleanza tra Nissan e Renault, e la complessa struttura del capitale che ne è derivata, erano da ostacolo a qualsiasi tipo di integrazione.
Lo scorso anno tra il gruppo giapponese e il colosso francese si è arrivati a un accordo per riequilibrare il rapporto di capitale, tramite il quale Renault ha ridotto la partecipazione del 43% in Nissan, mentre quest'ultima ha ottenuto la partecipazione del 15% in Renault. L'alleanza, che include il partner minore Mitsubishi Motors, continua però a essere tribolata.
"Questa partnership con Honda è la prova che tutti i vari sforzi che Nissan ha fatto con i suoi partner Renault e Mitsubishi Motors non hanno dato alcun frutto", ha dichiarato Koji Endo, responsabile della ricerca azionaria di SBI Securities. "Sembra un atto di disperazione, ma non è chiaro se gli ingegneri di Nissan saranno in grado di lavorare insieme agli ingegneri Honda".
Secondo Seiji Sugiura, analista senior presso il Tokai Tokyo Research Institute, le aziende si sono date sei anni per lavorare insieme sui veicoli elettrici, come un "tentativo di entrambe di prendersi il tempo necessario piuttosto che lanciarsi in una collaborazione affrettata".