Apple potrebbe aver trovato il modo di monetizzare i suoi servizi di intelligenza artificiale. Il colosso di Cupertino ha investito fior di miliardi per integrare i propri dispositivi come l'iPhone e l'assistente vocale Siri con la nuova tecnologia e ora però si chiede come trasferire il costo ai suoi utenti.
Dopo che per lungo tempo era rimasta indietro rispetto ad altre Big Tech, a giugno la società guidata da
Tim Cook ha impresso un cambio di marcia sul fronte dell'AI (Artificial Intelligence) con un accordo con
OpenAI. Adesso il mercato è divenuto esigente, in quanto non bastano più le prospettive brillanti tracciate dalle società per mantenere la fiducia sul business, ma vogliono vedere
come le spese sull'intelligenza artificiale si tradurranno in maggiori profitti per l'azienda. La dimostrazione è data dalla massiccia vendita in Borsa delle azioni Alphabet e Microsoft dopo che i due giganti tecnologici hanno presentato risultati deludenti sotto questo aspetto nelle ultime trimestrali.
In questo momento anche Samsung - il più grande competitor di Apple - sta valutando il modo di produrre entrate con i suoi servizi di intelligenza artificiale noti come Galaxy AI.
Apple: in arrivo un abbonamento per l'AI?
Come farà Apple a ottenere denaro da Apple Intelligence? A giudizio di Neil Shah, partner di Counterpoint Research, attraverso un abbonamento dai 10 ai 20 dollari al mese, come parte di Apple One, per le funzionalità più avanzate. Apple One costa 19,95 dollari al mese e offre l'accesso a vari servizi, tra cui Apple Music. "Gli investimenti nell'intelligenza artificiale sono costosi e Apple vorrà trasferire tale costo sui suoi utenti", ha affermato. Shah ritiene che l'AI offra all'azienda la possibilità di fidelizzare ancora di più la sua base di clienti, in quanto le sue funzionalità permetteranno uno studio più approfondito del comportamento di ogni utente portando a una maggiore personalizzazione. "La bellezza dell'intelligenza artificiale è che man mano che la usi sempre di più, impara a conoscerti e rimani bloccato nel modello stesso perché non lo puoi trasferire da Apple ad Android", ha detto Shah. Di conseguenza, "inizi a usarne sempre di più ed è qui che entra in gioco la monetizzazione di Apple".
Dello stesso avviso è Ben Wood, capo della ricerca presso CCS Insight, secondo cui Apple figura tra le poche aziende in grado di monetizzare con successo i servizi a valore aggiunto che offre. In sostanza, gli utenti sono già abituati a dover pagare per i servizi premium, quindi "non si può escludere che Apple faccia pagare per le funzionalità avanzate di Apple Intelligence", ha affermato. L'esperto ha aggiunto che l'azienda potrebbe lanciare un servizio di abbonamento in bundle con varie funzioni a un unico prezzo, sebbene normalmente la casa di Cupertino sia "riluttante a diluire le entrate derivanti dagli abbonamenti ai singoli prodotti".