Apple è un'azienda fondata nel 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne come sviluppatore e produttore di computer. Oggi è un colosso tecnologico che realizza oltre la metà del fatturato dal suo prodotto di punta: l'iPhone.
Nell'anno fiscale 2024 Apple ha ottenuto ricavi per 391 miliardi di dollari, di cui 201 miliardi derivanti dalle vendite di iPhone, 30 miliardi di dollari dal Mac, 27 miliardi di dollari dall'iPad, 37 miliardi di dollari dai prodotti indossabili, per la casa e gli accessori, e 96 miliardi di dollari dai servizi.
A lungo l'azienda con sede a Cupertino è stata la più capitalizzata del mondo, con un valore di mercato di ben oltre la soglia dei 3.000 miliardi di dollari. Recentemente è stata scavalcata dal gigante dei chip Nvidia, che ha intrapreso un rally in Borsa strepitoso grazie soprattutto al boom dell'intelligenza artificiale.
Apple: ecco perché è una delle società più grandi del mondo
La crescita di Apple è stata dirompente negli anni e oggi più che un'azienda tecnologica può essere considerata una società di beni di consumo, punto di riferimento dei consumatori di tutto il mondo che ormai costituiscono una base di clientela inattaccabile per l'azienda.
Apple è una di quelle realtà che, usando le parole del leggendario investitore
Warren Buffett, ha costruito intorno a sé un fossato, ossia una fortezza basata sul brand che le permette di tenere lontana la concorrenza. Infatti, l'oracolo di Omaha conserva ancora le azioni della società acquistate a partire dal 2016 e che rappresentano la quota più importante del portafoglio della
Berkshire Hathaway, il conglomerato finanziario che controlla e gestisce. Ma cosa spiega la straordinaria forza di Apple? Ci sono almeno 5 ragioni. Vediamole di seguito.
La determinazione dei prezzi
La capacità di determinare i prezzi di Apple è straordinaria. L'azienda ha costruito una base di clienti d'acciaio grazie alla tecnologia, al design, alla funzionalità e a molte altre caratteristiche dei suoi prodotti. Tutto ciò le permette di tenere dei prezzi più alti rispetto alla concorrenza perché chi acquista una volta i dispositivi Apple se ne innamora e non cambia più.
Questo grande aspetto della qualità consente anche alla società di Cupertino di stabilire le condizioni nei confronti dei fornitori e di risentire poco o nulla delle crisi economiche o dell'inflazione. È quasi superfluo aggiungere che tutto ciò porta a tenere bassi i costi e alti i margini nel tempo. Tale vantaggio competitivo è una condizione di eccellenza rara a trovarsi e Buffett disse una volta che intorno al suo brand le persone ci hanno costruito tutta la loro vita.
Ecosistema chiuso
Apple ha sviluppato all'interno del suo business un ecosistema chiuso fatto di proprietà intellettuale, software e app che non permette a terzi di usufruirne. In sostanza, chi acquista un prodotto Apple si trova in un circuito in cui si apre un'ampia finestra di funzioni che fanno parte dell'ecosistema dell'azienda: dall'Apple Store, ai servizi streaming e a molto altro. Tuttavia, combinare questo con altre piattaforme è praticamente impossibile. Il sistema ha spesso messo in moto però le asperità delle autorità di vigilanza, che hanno sollevato questioni legate alla concorrenza.
Enorme liquidità
L'azienda nel tempo ha generato una quantità enorme di liquidità con il suo business. Ciò si lega ovviamente alla capacità del management di renderla profittevole e farla crescere. Oggi il colosso dell'iPhone possiede denaro liquido per centinaia di miliardi dollari, il che gli permette di investire nella tecnologia, nell'innovazione e nello sviluppo dei suoi prodotti, nell'acquisizione di altre attività o rami d'azienda, ma anche nella remunerazione dei suoi azionisti tramite riacquisti di azioni proprie e buyback.
Per la verità, la società guidata da Tim Cook restituisce alla proprietà solo una piccola parte degli utili generati ogni anno (meno di un quarto), mentre tutto il resto lo trattiene nell'azienda per reinvestirlo nella crescita.
Minimizzazione fiscale
Apple è riuscita ad abbassare notevolmente il carico fiscale grazie al trasferimento del business in Paesi come l'Irlanda che hanno applicato una tassazione agevolata. Nell'arco di più di vent'anni, da Dublino la società californiana ha beneficiato di due ruling tax, ossia tasse concordate che hanno portato il carico fiscale di Apple a toccare la quota irrisoria dello 0,005% nel 2014.
Per questo, l'Unione europea ha intrapreso una causa contro la Big Tech nel 2016 accusandola di aver ricevuto un aiuto illegittimo. La diatriba legale si è prolungata per otto anni, fino a quando non è arrivata la sentenza della Corte di Giustizia europea a settembre 2024 che ha condannato la società americana a rimborsare 13 miliardi di euro di tasse arretrate all'Irlanda. Per anni però Apple ha potuto usufruire di denaro liquido che ha fatto fruttare investendolo nell'attività.
Innovazione costante e marketing
L'azienda è stata capace nel tempo di innovare costantemente i suoi prodotti, andando molto spesso oltre le aspettative del mercato. Ogni anno lancia ad esempio una versione nuova dell'iPhone, con strumentazioni, design, capacità e molti altri elementi che attirano il consumatore, disposto ad abbandonare il vecchio per il nuovo.
Gli eventi che organizza per la presentazione dei nuovi prodotti e per l'annuncio di altri in arrivo servono poi a catalizzare il cliente, con una campagna pubblicitaria coinvolgente. Il consumatore sa insomma che non verrà deluso ed è per questo che è incline a spendere anche cifre importanti pur di avere l'ultima versione dell'iPad o dello Smart Watch.