La lezione imparata dalle trimestrali di Alphabet e Microsoft di questa settimana (
Trimestrali USA: Microsoft vola con l'AI, Alphabet delude sul cloud) è che
il destino delle azioni Amazon nei prossimi giorni probabilmente sarà legata ai risultati del cloud di questa sera. Dopo la chiusura di Wall Street, il gigante di Seattle presenterà i conti trimestrali e la tensione è palpabile in questo momento a seguito di quanto successo con le altre big tech.
La reazione dei mercati ai risultati di Alphabet e Microsoft è stata diversa perché diverso è quanto le due aziende hanno esposto su un'unità chiave delle aziende tecnologiche.
Il cloud computing di Alphabet ha mancato le stime, segnando un aumento dei ricavi del 22% a 8,4 miliardi di dollari, mentre gli analisti si aspettavano una crescita del 26%. Si è trattata dell'unica nota stonata della trimestrale del colosso di Mountain View. Quanto è bastato però per scatenare una furia di vendite delle azioni, che alla fine della seduta di ieri avevano perso il 9,51% bruciando circa 177 miliardi di capitalizzazione.
Microsoft al contrario ha riportato ricavi nel cloud computing Azure in salita del 29% a 24,3 miliardi di dollari, oltre le stime di un aumento del 26,2% a 23,49 miliardi. Per questo le azioni sono state premiate con un balzo del 3,07%, in una seduta di forti vendite a Wall Street.
Amazon: il cloud come attività essenziale
Cosa aspettarsi da Amazon? Il cloud Amazon Web Services è previsto con ricavi in crescita del 12% a 23 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2022. Il business però non sta andando bene come un tempo, quando addirittura teneva a galla la crescita complessiva dell'azienda durante il periodo post-Covid in cui l'e-commerce ha rilevato qualche crepa.
Questo però potrebbe essere un punto a favore, secondo Timothy Ghriskey, senior portfolio strategist di Ingalls & Snyder. A suo avviso, è più probabile che Amazon fornisca risultati più in linea con Microsoft che con Alphabet sul fronte del cloud. "Il report di Microsoft parla bene per Amazon perché entrambi hanno visto un rallentamento della crescita del cloud nello stesso periodo, quindi questo suggerisce che anche Amazon vedrà una riaccelerazione", ha affermato. Tutto ciò "è ovviamente molto positivo, soprattutto perché il cloud è un'attività così redditizia", ha aggiunto l'esperto.
La posta in gioco comunque è molto alta per Amazon, perché rispetto ad Alphabet il cloud incide ancora di più sull'attività totale dell'azienda. Infatti, Google Cloud rappresenta solo l'11% delle entrate complessive di Alphabet e il business è diventato redditizio solo quest'anno per la prima volta; Amazon Web Service invece conta per circa il 17% del fatturato totale e per quasi il 75% del suo utile operativo nel secondo trimestre.
E il resto?
Il core business determinato dall'e-commerce e dalla pubblicità completano il quadro della trimestrale di Amazon questa sera. Per quanto riguarda l'e-commerce, gli analisti ritengono che i consumi resilienti, come confermato dall'evento Prime Day di ottobre, possano mantenere alti i ricavi. "La spesa dei consumatori ha resistito meglio del previsto e questo è un potenziale vento in poppa per l'attività e-commerce di Amazon", ha affermato Bill Stone, Chief investimento officer presso Glenview Trust Co. .
Non è molto convinto Dan Eye, Chief investment officer di Fort Pitt Capital Group. "Sono un po' più nervoso nei confronti di Amazon. Sono sempre stato un po' cauto su Amazon dal momento che ha margini così sottili, e sembra giusto pensare che se sta vedendo anche qualche debolezza con il suo cloud, questo si manifesterà davvero nei suoi margini operativi".
Quanto alla pubblicità, gli analisti sono fiduciosi che i buoni risultati ottenuti dalla società nel trimestre scorso oltre le attese, il ritorno agli investimenti da parte degli inserzionisti e i buoni segnali dalle trimestrali delle altre big tech su questo versante, siano di buon auspicio per questa sera.
Amazon: cosa fare con le azioni
Le azioni di Amazon sono aumentate del 45% quest'anno,
aggiungendo quasi 400 miliardi di dollari di valore di mercato. Il rally è stato guidato dalle aspettative che la
Federal Reserve ponesse fine agli aumenti dei tassi d'interesse e dagli sforzi dell'azienda a tagliare i costi. Nelle ultime settimane, però, il titolo è stato messo sotto pressione a causa dei rendimenti obbligazionari saliti ai massimi degli ultimi 16 anni e delle tensioni geopolitiche derivanti dalla guerra Hamas-Israele.
Le azioni Amazon comunque sono ancora care in termini di valutazione rispetto al mercato, essendo scambiate a circa 32 volte gli utili attesi mentre il Nasdaq 100 è negoziato a 22 volte. Mark Mahaney, analista di Evercore ISI però è convinto che Amazon sia la scelta migliore nel settore Internet e la recente debolezza delle azioni potrebbe fornire una buona opportunità di acquisto. "Ci piace particolarmente il rapporto rischio-rendimento in vista dell'EPS del Q3, date le aspettative ragionevolmente basse", ha scritto in una nota.