Le azioni Alibaba salgono del 6% nel pre-market di Wall Street, dopo che il gigante dell'e-commerce ha riportato risultati trimestrali migliori delle aspettative. A livello di capitalizzazione, il gruppo cinese ha perso circa 600 miliardi di dollari dal picco di ottobre 2020 a causa di una feroce campagna repressiva delle autorità di Pechino nei confronti delle big tech del Dragone.
Il -25,84% registrato nel 2022 è inoltre riconducibile alle chiusure varate dalle autorità cinesi per fermare la diffusione del Covid-19, che hanno bloccato le attività produttive e quindi limitato la spesa sulla piattaforma. La riapertura del Paese, una minore pressione governativa sulle grandi aziende tecnologiche e quotazioni divenute particolarmente allettanti, hanno concorso nel rilanciare il titolo in Borsa.
Alibaba: i dati del terzo trimestre fiscale
Nel terzo trimestre fiscale Alibaba ha riportato ricavi per 247,76 miliardi di yuan, pari a 35,92 miliardi di dollari, in crescita del 2% su base annua. Gli analisti avevano stimato un giro d'affari a 245,18 miliardi di yuan.
Nello specifico, la divisione commerciale cinese, che include la piattaforma Taobao, ha prodotto entrate per 169,99 miliardi di yuan, in diminuzione dell'1% rispetto al terzo trimestre fiscale dello scorso anno. Al calo ha contribuito il -9% delle entrate della gestione clienti, come i servizi di marketing che Alibaba vende ai commercianti sulle piattaforme Taobao e Tmall. "Il volume lordo delle merci è diminuito del 4-6% anno su anno, principalmente a causa della debole domanda di consumo e della concorrenza, nonché di un aumento dei casi di Covid-19 in Cina che ha provocato interruzioni della catena di approvvigionamento e della logistica a dicembre", ha dichiarato la società.
Mentre l'attività di Alibaba in Cina è rallentata, quella nei mercati internazionali ha visto una crescita del 18% a 19,47 miliardi di yuan. L'aumento è stato segnato dalle attività del sud-est asiatico attraverso l'e-commerce Lazada e a livello globale con AliExpress.
Per quel che riguarda il cloud computing, che rappresenta l'8% delle entrate dell'azienda, Alibaba nel terzo trimestre fiscale ha riportato ricavi per 20,18 miliardi di yuan, con una crescita del 3% annuo. Questo però ha rappresentato un rallentamento rispetto al +4% del trimestre precedente e rimane su livelli molto bassi se rapportato con i picchi del 30% registrati in passato.
L'utile netto è risultato di 46,82 miliardi di yuan, in aumento del 69% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e migliore rispetto ai 34,02 miliardi di yuan stimati dal consensus. L'utile per azione si è attestato a 19,26 yuan, segnando una crescita del 14% anno su anno e battendo le aspettative di 16,26 yuan.
Grazie a una politica di rigido controllo dei costi, Alibaba è riuscita a migliorare la redditività, con il margine operativo nel trimestre che è stato del 14%, in netta risalita rispetto al 3% dello stesso periodo del 2021. "Durante l'ultimo trimestre, abbiamo continuato a migliorare l'efficienza operativa e l'ottimizzazione dei costi che hanno portato a una robusta crescita dei profitti", ha dichiarato Toby Xu, Chief financial officer di Alibaba, in un comunicato stampa. Tra le misure di contenimento dei costi, il taglio del personale per oltre 4 mila unità, con l'organico che è sceso sotto i 240 mila dipendenti.
Alibaba: guidance e buyback
La società si è mostrata ottimista per il futuro, grazie al rimbalzo dell'economia cinese. "Guardando al futuro, ci aspettiamo una continua ripresa del sentiment dei consumatori e dell'attività economica", ha affermato nel comunicato stampa l'Amministratore delegato Daniel Zhange.
Nell'ambito del piano approvato a novembre, nel trimestre a dicembre Alibaba ha riacquistato 24,4 milioni di ADR USA per circa 3,3 miliardi di dollari. Allora, il Consiglio di Amministrazione del colosso cinese aveva autorizzato altri 15 miliardi di dollari di buyback, che rientravano nel programma da 25 miliardi di dollari esteso fino al 2025.