Le ADR Honda Motor sono quotate a Wall Street da lunga data, permettendo alla multinazionale giapponese di automobili e motocicli di raccogliere capitale e visualità nella Borsa più grande del mondo. Innanzitutto bisogna chiarire che le ADR (American Depositary Receipt) sono cosa diversa dalle azioni e non vengono emesse dalla società estera che si quota negli Stati Uniti. L'emissione viene effettuata invece da una banca americana, dopo un accordo con la stessa società per la negoziazione nei mercati regolamentati. In sostanza, l'istituto finanziario acquista un blocco di azioni dalla società straniera e contestualmente emette ricevute rappresentative di una o più azioni, o ancora di una frazione di esse.
Nel caso di Honda Motor, ogni ADR corrisponde a 3 azioni ordinarie e la banca depositaria è JP Morgan Chase. Questo significa che il prezzo delle ADR è tre volte quello delle azioni quotate alla Borsa di Tokyo. Lo stesso criterio viene applicato per i dividendi.
Nel concreto, Honda ha deliberato per il 2023 dividendi per azione ordinaria di 126 yen, con un pagamento in acconto di 87 yen effettuato il 5 dicembre 2023 e un versamento a saldo di 39 yen da corrispondere il 4 giugno 2024. Quanto alle ADR, la società ha stabilito una cedola complessiva di 0,6295 dollari, di cui 0,4505358 pagato il 12 dicembre 2023 e 0,1789192 da saldare l'11 giugno 2024. Alla chiusura della settimana lavorativa del 17 maggio, il cambio USD/JPY era di 155,65. La distribuzione dei dividendi avviene semestralmente e questo la differenzia rispetto alla cadenza trimestrale in cui avviene solitamente il pagamento della cedola negli Stati Uniti. Si tratta di una distinzione tecnica, ma che può avere il suo peso per gli investitori che preferiscono un flusso di entrate a scadenze più brevi nel tempo per gestire le spese.
Gli investitori giapponesi, inoltre, devono subire l'effetto cambio rispetto alle azioni ordinarie, in quanto i dividendi per le ADR vengono pagati in dollari. Infine c'è un fattore fiscale da non sottovalutare, perché i dividendi delle ADR vengono prima tassati in USA e poi in Giappone, per una doppia tassazione rispetto alle azioni.
In definitiva, per un investitore nipponico detenere ADR piuttosto che azioni lo espone a un maggiore rischio che in teoria rende meno conveniente investire a Wall Street. Per quanto riguarda la partecipazione all'assemblea, le ADR permettono di farlo attraverso la delega con le indicazioni di voto alla banca depositaria, la quale esercita tanti voti per quante sono le azioni rappresentate dalle ADR. Honda Motor è anche quotata alle Borse di Buenos Aires e Città del Messico, quindi lo stesso ragionamento vale per gli investitori residenti in Argentina e Messico.
ADR Honda Motor: l'andamento in Borsa
Le ADR Honda Motor sono scambiate al NYSE con il simbolo HMC. Attualmente quotano 33,24 dollari (ultimo prezzo al 17 maggio 2024), per una capitalizzazione complessiva di 53,5 miliardi di dollari. Le ricevute hanno effettuato una lunga cavalcata prima della crisi del 2008. Durante il periodo la società ha attuato 4 split azionari:
- 25 agosto 1980 rapporto 1,1:1;
- 18 febbraio 1983 rapporto 1,1:1;
- 3 aprile 1989 rapporto 5:1;
- 10 gennaio 2002 rapporto 4:1.
A febbraio 2007 le ADR hanno raggiunto un picco di 40,82 dollari, ma la tempesta finanziaria dell'anno successivo ha spazzato via gran parte dei guadagni e a gennaio 2009 le quotazioni si sono dimezzate.
Quella però è stata la base per una ripartenza che ha spinto i certificati a un nuovo massimo storico di 44,01 dollari a marzo del 2011. Negli anni seguenti ci sono stati sbalzi dei prezzi, con rally sostenuti seguiti da decise ricadute. Negli ultimi 5 anni il prezzo delle ADR Honda si è mosso in un intervallo all'incirca tra 19 e 38 dollari.