Il Banco Santander è la principale banca spagnola con una capitalizzazione di 74,41 miliardi di dollari (aggiornamento al 5 luglio 2024) ed è quotata alle Borse di Madrid, Londra, Francoforte, Milano, Varsavia, Città del Messico e infine New York tramite le
ADR. Queste ultime, acronimo di American Depositary Receipt, non sono azioni ma ricevute rappresentative delle stesse.
Ogni ADR Banco Santander corrisponde esattamente a 1 azione scambiata alla Borsa di Madrid. Il prezzo tra ADR e azioni tende a coincidere, per via dei meccanismi di arbitraggio degli operatori professionisti. Infatti, oggi le ADR dell'istituto finanziario spagnolo scambiano a 4,78 dollari ciascuna, mentre ogni azione è negoziata a 4,45 euro. Con un cambio EUR/USD a 1,075, i due prezzi corrispondono.
Le ADR sono emesse da una banca depositaria, una volta che questa ha acquistato dalla società un blocco di azioni, e danno in pratica gli stessi diritti delle azioni. Ad esempio, il proprietario delle ADR percepisce i dividendi se la società prevede la distribuzione. Nel caso del Santander, la cedola per il 2023 è ammontata a 0,1317 dollari per azione, con pagamento semestrale: il 7 novembre 2023 di 0,059481 dollari come acconto e il 7 maggio 2024 di 0,07219 a saldo. L'unica differenza rispetto a come vengono elargiti i dividendi normalmente per le azioni americane è la cadenza, in quanto di solito il pagamento avviene trimestralmente. Non è una questione molto importante, se non per gli investitori che preferiscono flussi reddituali più frequenti sulla base della pianificazione delle loro uscite.
Un altro aspetto da considerare riguarda il cambio. Gli investitori spagnoli percepiscono le cedole in dollari, il che significa una variazione a volte anche importante quando effettuano la conversione in euro. Infine, ci sono da valutare gli aspetti fiscali. Il dividendo delle ADR viene tassato negli Stati Uniti, ma subisce un'ulteriore imposizione una volta che arriva in Spagna. Questa non è una cosa da poco allorché si deve decidere se acquistare le azioni o le ADR. È vero che queste ultime sono più liquide perché scambiate nel mercato più grande del mondo, ma è altrettanto vero che dal punto di vista del ritorno netto, a parità di rendimento lordo, possono risultare meno efficienti.
Per quanto riguarda il diritto di partecipare alle assemblee della società, i proprietari delle ADR Banco Santander non possono essere presenti fisicamente, ma sono in grado di esprimere il voto attraverso la banca depositaria, che rimane sempre la proprietaria delle azioni rappresentate. Il numero dei voti esercitati è proporzionale alla quantità di ADR possedute. Se quindi un investitore ha in portafoglio 10 ADR può esercitare 10 voti in assemblea, visto il rapporto 1:1 con le azioni.
ADR Banco Santander a Wall Street
Con ticker SAN, le ADR Banco Santander sono arrivate al NYSE a luglio del 1987. Il prezzo di apertura è stato di 4,15 dollari, ma bisogna considerare la correzione per effetto di 6
split azionari dal 1997 al 2020. Dopo circa un decennio di lateralità, le azioni hanno iniziato a salire pur registrando alti e bassi a Wall Street. Il vero rally però è avvenuto nei primi anni 2000, con il
record delle quotazioni a 21,34 dollari raggiunto a maggio 2008. La grande crisi che ha tramortito il settore finanziario ha però spazzato via tutti i guadagni e a marzo del 2009 le ADR valevano appena 4,67 dollari.
Da lì tuttavia sono ripartite portandosi a inizio degli anni dieci nei pressi di 17 dollari. L'ulteriore turbolenza derivante dalla crisi dei debiti sovrani ha spinto indietro le quotazioni, mentre un altro scossone si è avuto a inizio 2020 con l'arrivo della pandemia. A settembre di quell'anno le ADR hanno visto il loro minimo storico a 1,71 dollari. Dal punto più basso le quotazioni sono quasi triplicate e oggi viaggiano sui 4,78 dollari.