Adobe ha annunciato un investimento strategico in Synthesia, startup britannica specializzata nella produzione video tramite intelligenza artificiale, scommettendo sul potenziale trasformativo di questa tecnologia per il futuro dei contenuti visivi. Vediamo tutti i dettagli e le prospettive.
Adobe punta sull’AI per i video con un investimento in Synthesia
Secondo quanto riportato da CNBC, l’iniezione di capitale è avvenuta tramite Adobe Ventures, il braccio di venture capital della società californiana. I dettagli finanziari e commerciali dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma entrambe le parti parlano di una partnership strategica con una visione condivisa: democratizzare la creazione di contenuti di alta qualità e rendere la comunicazione aziendale più rapida ed efficace.
Synthesia offre una piattaforma che consente alle aziende di realizzare video con avatar iperrealistici generati dall’AI. La tecnologia permette anche agli utenti individuali di creare il proprio avatar digitale, sia presso gli studi della società, sia direttamente da un dispositivo personale. Attualmente, la startup serve oltre il 70% delle aziende presenti nella classifica Fortune 100.
Una scommessa coerente con la visione di Adobe
Con una market cap che sfiora i 150 miliardi di dollari, Adobe è uno dei principali player globali nel campo della creatività digitale, grazie a strumenti come Photoshop e Premiere Pro, il software di editing video tra i più usati a livello professionale.
L’investimento in Synthesia consolida l’interesse di Adobe per il mondo delle startup AI-native, dopo i tentativi — talvolta controversi — di espandersi nel design e nella produzione video attraverso acquisizioni come quella fallita di Figma da 20 miliardi di dollari.
“Stiamo costruendo la principale piattaforma di video AI per le aziende, e l’investimento di Adobe convalida questa direzione”, ha affermato il CEO di Synthesia, Victor Riparbelli. “La nostra visione è condivisa: vogliamo democratizzare la creazione di contenuti di alta qualità”.
Synthesia: crescita in accelerazione, ma ancora lontani dall’utile
Oltre all’investimento di Adobe, Synthesia ha annunciato di aver raggiunto 100 milioni di dollari di ricavi ricorrenti annuali, un traguardo che conferma la solidità del modello di business basato su abbonamenti. “Siamo cresciuti di circa il 100% anno su anno, grazie all’espansione della base clienti e a unit economics molto forti”, ha dichiarato il CEO Victor Riparbelli.
Nonostante la forte crescita, la startup resta in perdita. Nel 2023 Synthesia ha registrato una perdita ante imposte di 25,2 milioni di sterline, su ricavi pari a 25,7 milioni. Tuttavia, per il CEO la redditività “non è una priorità immediata”, anche se il percorso per raggiungerla “è chiaro”.
Il CEO ha sottolineato come la società non abbia mai rincorso la crescita “a ogni costo”, e ha confermato che Synthesia dispone ancora di liquidità residua dal round di finanziamento del 2023, nonostante abbia raccolto nuovi fondi all’inizio del 2024. La valutazione più recente della società, a gennaio, si è attestata a 2,1 miliardi di dollari.
Video AI: mercato in fermento, ma c’è lo spettro di OpenAI
Synthesia opera in un mercato in rapida evoluzione e altamente competitivo. Tra i principali concorrenti vi sono startup come Colossyan, DeepBrain AI, Invideo AI, Filmora e Veed.io. Ma la concorrenza più insidiosa arriva probabilmente dai colossi già noti dell’AI: OpenAI, ad esempio, ha recentemente lanciato Sora, un modello text-to-video capace di generare clip realistici a partire da semplici prompt testuali.
In questo contesto, l’ingresso di Adobe come investitore strategico può rappresentare un vantaggio significativo per Synthesia, sia in termini di visibilità che di integrazione potenziale con gli strumenti già ampiamente diffusi nel mondo della produzione creativa.