Il 1° ottobre potrebbe essere un giorno fatidico per gli Stati Uniti, perché se Camera e Senato non dovessero trovare un accordo sul finanziamento di alcune attività amministrative scatterà lo Shutdown. Si tratta di una procedura che comporta l'arresto delle attività governative non essenziali.
In mancanza di una legge sui piani di spesa entro quella data, l'America rischia di trovarsi in crisi. Ricordiamo che negli Stati Uniti l'anno fiscale inizia proprio il 1° ottobre e il Congresso è chiamato a una legge che prevede le spese amministrative dello Stato per il 2024, proprio come il Parlamento è chiamato ad approvare la legge di Bilancio in Italia.
A inizio settimana, l'agenzia di rating Moody's - unica a mantenere la tripla A sul debito USA - ha avvertito che lo Shutdown avrebbe implicazioni negative sulla valutazione del merito creditizio dei titoli di Stato americani, in quanto verrebbero trasmessi segnali evidenti di un deterioramento della posizione fiscale del Paese.
In questo contesto, i mercati stanno reagendo male. Basti pensare che i rendimenti dei Treasury Bond si sono spinti ai livelli più alti degli ultimi 16 anni, evocando gli infausti giorni della grande crisi del 2008.
Shutdown USA: la posta in gioco
Dal 1981 ad oggi ci sono state 14 situazioni in cui si è manifestato lo Shutdown, sebbene la situazione poi sia stata ricomposta nell'arco di un paio di giorni senza conseguenze per l'economia a stelle e strisce. Quest'anno lo scenario potrebbe ripresentarsi, anche se a parere degli esperti con strascichi ben più gravi.
A maggio, il presidente degli Stati Uniti
Joe Biden e il capo dei repubblicani alla Camera Kevin McCarthy avevano concordato una
spesa discrezionale di 1.590 miliardi di dollari per l'anno fiscale a partire dal 1° ottobre. I repubblicani più intransigenti avevano però rigettato quella cifra, chiedendo
tagli di spesa per 120 miliardi di dollari. I democratici invece spingono per un aumento di spesa, compresi ulteriori finanziamenti per la guerra in Ucraina e i soccorsi in caso di calamità naturali.
La situazione si è fatta complicata. Il Senato, che è a maggioranza democratica, voterebbe una legge di finanziamento tampone fino a quando non si concordano i numeri di spesa. La Camera, appannaggio dei repubblicani, invece porterebbe avanti quattro leggi di spesa a trazione conservativa che avrebbero scarse probabilità di passare alla votazione finale.
Shutdown USA: come andrà a finire?
L'esito della telenovela americana sulle leggi di spesa che il Congresso dovrà approvare risulta al momento molto incerto. Biden ha preso posizione invitando i repubblicani a rispettare quanto pattuito a maggio. "Solo pochi mesi fa il presidente della Camera e io abbiamo concordato i livelli di spesa del governo. Ora un piccolo gruppo di repubblicani estremisti della Camera non vuole essere all'altezza di quell'accordo, e tutti in America potrebbero trovarsi a pagarne il prezzo", ha dichiarato.
Dal canto suo McCarthy si è detto ottimista. "Sto lavorando per evitare lo Shutdown". La realtà però è che gli ostacoli per un accordo sono difficili da superare. Secondo alcuni commentatori, il Senato potrebbe approvare la legge di finanziamento tampone e McCarthy consentire il passaggio del provvedimento alla Camera con il sostegno dei democratici e dei repubblicani più moderati.
Questo tuttavia sarebbe molto rischioso per il rappresentante della destra parlamentare, perché la frangia più estrema del suo schieramento potrebbe chiedere la sua destituzione
generando ulteriore caos. Intanto, l'ex presidente
Trump, ha tuonato come di suo consueto attraverso il suo social media Truth. "A meno che non si ottenga tutto, chiudete il governo", ha scritto.