Riunione Fed 1° febbraio: riflettori puntati sull’inflazione e sul rialzo dei tassi. Dopo aver incrementato il costo del denaro Usa di 425 punti base nel 2022, l’ istituto guidato da Jerome Powell è chiamato ad una nuova stretta.
Nella prima riunione del 2023 ( Riunioni Fed: calendario delle date dei meeting del FOMC 2023), la Federal Reserve dovrebbe alzare i tassi sui Fed Funds di 25 punti base. Come spesso accade, il focus degli analisti per la riunione Fed che terminerà il 1° febbraio 2023 più che all’entità del rialzo sarà orientato sulla comunicazione che sarà adottata.
Riunione Fed 1° febbraio: tassi visti in aumento di 25pb
Come detto, il Fomc dovrebbe rallentare ulteriormente il ritmo dei rialzi (già in riduzione a dicembre a +50 punti base): con un incremento di un quarto di punto percentuale, il benchmark statunitense dovrebbe essere portato a 450-475 punti base. Il CME FedWatch Tool stima questa probabilità al 99,1%.
Anche se il tasso di inflazione Usa è ancora ad un livello decisamente superiore rispetto ai target, il dato a dicembre si è attestato al 6,5% (dal 7,1% di novembre), sembrerebbe che le strette messe in campo dalla Federal Reserve nel 2022 stiano iniziando a produrre effetti ed inoltre la banca è consapevole del fatto che esagerare potrebbe arrecare danni seri all’economia.
Secondo Thomas Costerg, Senior US Economist di Pictet Wealth Management, la minore aggressività della Fed è giustificata dall’andamento della domanda: “ci sono segnali di rallentamento dei consumi privati, soprattutto a ridosso del periodo natalizio, che suggeriscono che la domanda stia tornando ad allinearsi maggiormente con l'offerta”.
“Attenderemo i commenti del presidente Powell su eventuali preoccupazioni di pressioni salariali in aumento, poiché vi sono segnali di un'attenuazione della crescita salariale negli ultimi mesi (la retribuzione oraria media è passata allo 0,3% su base mensile dallo 0,6% e al 4,6% su base annuale dal 5,1%)”, ha detto David Norris, Partner e Head of US Credit di TwentyFour Asset Management.
L’attuale contesto macroeconomico potrebbe indurre l’istituto con sede a Washington a chiudere la politica di normalizzazione con altri due rialzi da 25pb nelle riunioni di marzo e maggio.
“Molti dei responsabili delle politiche della Fed hanno chiesto che il tasso target dei Fed funds per il 2023 si assesti tra il 5% e il 5,25%, in linea con le recenti proiezioni mediane del Dot plot”, continua Norris.