Il noto hedge fund manager Paul Tudor Jones ritiene che i mercati azionari siano pronti per un’impennata spettacolare prima di raggiungere l’apice del ciclo rialzista. “Tutti gli ingredienti sono sul tavolo per una sorta di ‘blow-off top’”, ha dichiarato ieri in un’intervista a CNBC. “La storia tende a ripetersi, e questa fase potrebbe essere ancora più esplosiva del 1999.” Vediamo i dettagli.
Paul Tudor Jones: scenario attuale simile al pre scoppio della bolla dot-com
Jones, fondatore e CIO di Tudor Investment, ha paragonato l’attuale scenario al periodo che precedette lo scoppio della bolla dot-com. Il rally dei titoli tecnologici e il crescente comportamento speculativo ricordano, secondo l’investitore, la frenesia di fine anni ’90.
In particolare, ha segnalato le operazioni circolari e i finanziamenti incrociati tra società del settore dell’AI come un segnale di allarme. Il Nasdaq Composite è salito del 55% dai minimi di aprile, raggiungendo nuovi massimi storici. La spinta è arrivata dalle big tech, che hanno investito miliardi nell’AI e vedono le proprie valutazioni crescere sull’onda dell’entusiasmo per questa nuova era.
Tuttavia, Jones ha evidenziato una differenza cruciale rispetto al 1999: oggi, la Fed ha avviato un ciclo di allentamento monetario, mentre allora si preparava a rialzare i tassi. Inoltre, gli Stati Uniti registrano un deficit di bilancio del 6%, rispetto al surplus di 99 miliardi di dollari del 1999. “Questa combinazione di politiche fiscali e monetarie non si vedeva dal dopoguerra, nei primi anni ’50”, ha osservato Jones.
C’è ancora spazio per un rally prima del top di mercato
Il veterano di Wall Street ha sottolineato il dilemma di ogni fase finale di un mercato rialzista: il desiderio di cavalcare i guadagni straordinari, consapevoli però di un crollo inevitabile. “Le maggiori crescite dei prezzi avvengono nei 12 mesi che precedono il massimo,” ha detto. “Se resti fuori, ti perdi il meglio; se entri, devi essere pronto a uscire in fretta.”
Jones non prevede però un’imminente inversione. Crede che ci sia ancora spazio per una corsa speculativa, alimentata dal timore di restare indietro (FOMO). Fino a fine anno, ha detto, manterrà un portafoglio diversificato tra oro, criptovalute e titoli tecnologici.