OpenAI, la società che ha sviluppato l'ormai celeberrimo ChatGPT, ha quasi raddoppiato le sue entrate nei primi sette mesi dell'anno, superando i 12 miliardi di dollari di entrate annualizzate, secondo quanto riportato da Information citando una fonte. Vediamo i dettagli
OpenAI continua a guidare la corsa globale all’AI, ma il prezzo è salato
OpenAI continua a guidare la corsa globale all’intelligenza artificiale con numeri da capogiro: una revenue annualizzata di 12,7 miliardi di dollari nei primi sette mesi del 2025 (più che triplicata rispetto al 2024) e una valutazione di 300 miliardi grazie a un maxi-round di finanziamento da 40 miliardi di dollari, guidato da SoftBank e Microsoft.
ChatGPT, oggi con oltre 700 milioni di utenti settimanali, rappresenta il cuore del business: il 70% dei ricavi deriva dagli abbonamenti, ma crescono anche le entrate da integrazioni shopping e affiliazioni, senza puntare sulla pubblicità.
La corsa, però, ha un prezzo. Con costi operativi previsti a oltre 28 miliardi di dollari quest’anno e una proiezione di cash burn di 8 miliardi, OpenAI sta spendendo più del doppio di quanto incassa. La tenuta a lungo termine dipenderà da progressi nei chip proprietari, dall’efficienza dell’inferenza e dai margini lordi (stimati al 70% entro il 2029).
Il posizionamento strategico resta forte: l’azienda domina per innovazione e capacità di attrarre talenti, nonostante la concorrenza agguerrita di Meta, Apple e Anthropic. Il recente lancio di GPT-4o e l’arrivo di GPT-5 in agosto confermano la leadership nei modelli multimodali.
Il legame con Microsoft, che ha investito oltre 13 miliardi in partnership, garantisce stabilità finanziaria e infrastrutture, inclusi i progetti come Stargate e gli accordi con CoreWeave.
OpenAI: i problemi all’orizzonte
Ma non mancano le ombre: le crescenti pressioni ambientali (gli AI data center potrebbero consumare un terzo dell’energia del Regno Unito entro il 2034), i rischi regolatori legati all’EU AI Act e le critiche etiche, tra cui la causa di Elon Musk sulla missione originaria dell’azienda, mettono a dura prova la reputazione e la governance dell’azienda guidata dal Sam Altman.
Per gli investitori, OpenAI è un’opportunità ad alto rischio e rendimento. L’obiettivo di 125 miliardi di dollari di ricavi entro il 2029 e 3 miliardi di utenti mensili entro il 2030 appare ambizioso, ma non impossibile. Tuttavia, la sostenibilità economica dovrà presto affiancare l’attuale dominio del settore.