Il mercato IPO di Hong Kong sta vivendo una vera e propria rinascita. Nei primi sei mesi del 2025, le nuove quotazioni sull’Hong Kong Stock Exchange hanno raccolto circa 14 miliardi di dollari, una cifra otto volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2024, quando si erano fermate a 1,8 miliardi.
Si tratta del miglior inizio d’anno dal 2021, secondo i dati Dealogic, e conferma la città come candidata numero uno al titolo di principale piazza mondiale per nuove quotazioni, superando persino il Nasdaq e la Borsa di New York. Vediamo tutti i dettagli.
Il motore cinese: dual listing e incentivi governativi
A trainare il boom è un mix di fattori, a partire dalla spinta di Pechino verso la doppia quotazione (A-H) per le società cinesi già presenti nelle Borse continentali. Il governo ha promosso nuove politiche di stimolo e semplificazione normativa, permettendo alle società tech e biotech più solide di accedere al mercato offshore.
In parallelo, la Borsa di Hong Kong ha creato nel mese di maggio il canale “Technology Enterprises Channel” per accelerare l’approvazione delle IPO innovative. Oltre al supporto politico, anche la crescente liquidità in entrata dal continente ha alimentato il rally.
Gli investitori cinesi, spinti dalle delusioni sull’andamento dell’indice CSI 300 e attratti dalla rally dell’intelligenza artificiale innescato da DeepSeek, stanno riversando capitali a sud grazie al programma Stock Connect. Nel 2° trimestre 2025 si è registrato un record assoluto di afflussi netti sudbound, che rappresentano oggi quasi la metà del turnover giornaliero della Borsa di Hong Kong.
Borsa di Hong Kong: grandi nomi e nuove ambizioni globali
Tra le operazioni più rilevanti, la quotazione secondaria di Contemporary Amperex Technology (CATL) ha raccolto oltre 5 miliardi di dollari, la più grande emissione secondaria del 2025. In totale, su oltre 200 richieste di IPO attualmente in attesa, più di 40 provengono da aziende già quotate in Cina continentale.
Anche società di consumo diretto come Mixue Group (bubble tea), Guming Holding e Caocao Inc. (ride-hailing) hanno scelto Hong Kong per il debutto. La raccolta in dollari di Hong Kong (HKD) offre maggiore fungibilità globale rispetto allo yuan, supportando i piani di espansione internazionale richiesti da Pechino alle aziende strategiche, in risposta alla crescente tensione con gli Stati Uniti.
Borsa di Hong Kong torna al centro della finanza asiatica
L’indice Hang Seng ha guadagnato il 21% dall’inizio dell’anno, collocandosi tra i migliori al mondo. Questo rimbalzo non solo riflette l’ottimismo degli investitori, ma anche la percezione di una Hong Kong più aperta, dinamica e internazionale, soprattutto per settori emergenti come AI, biotech, rinnovabili e digital consumption.
Secondo PwC, il 2025 potrebbe chiudersi con fino a 100 nuove quotazioni e oltre 25,5 miliardi di dollari raccolti, riportando Hong Kong ai vertici della finanza globale. Un risultato sorprendente dopo anni di stagnazione e disinteresse. Ora, con la spinta politica, l’interesse delle aziende tech e la fuga da Wall Street, la città è pronta a riprendersi il suo posto come capitale asiatica delle IPO.