Dopo una chiusura negativa per i principali indici asiatici, i listini del Vecchio Continente hanno aperto con il segno meno. Al momento della scrittura il FTSE Mib registra un -0,37%, il DAX il -0,03% e l’EuroStoxx 50 il -0,15%. La causa delle vendite è da attribuire alle nuove tensioni tra USA e Cina, con il Presidente statunitense, Donald Trump, che ha emanato ordini esecutivi di bandire entro 45 giorni le transazioni con le società cinesi Tencent e ByteDance, rispettivamente proprietarie delle app WeChat e TikTok.
Per giustificare la sua mossa il tycoon ha citato motivi di sicurezza nazionale, in particolare in relazione al rischio di esposizione dei dati personali di cittadini americani. Alla Borsa di Hong Kong, le azioni Tencent sono sprofondate al -6,12%. A meno di 90 giorni dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Trump sta facendo del conflitto con la Cina la sua arma principale per sconfiggere lo sfidante Democratico Joe Biden.
Ordini esecutivi di Trump: ecco cosa implicano
Con i nuovi ordini esecutivi il Presidente USA ha rinnovato le pressioni su Microsoft, formalizzando quanto dichiarato nei giorni scorsi. Il colosso tech americano ha infatti 45 giorni per raggiungere un accordo con ByteDance e acquistare i servizi di TikTok in america, in Canada, in Australia e in Nuova Zelanda. Se non dovesse essere raggiunto un deal, la popolare app verrà bandita dal Paese. Secondo quanto riportato da Bloomberg l’ordine esecutivo su WeChat blocca tutte le transazioni in cui l’app è coinvolta, mentre quello su TikTok stoppa tutte le transazioni in cui ByteDance o le sue filiali presentano degli interessi.
Le transazioni che verranno sanzionate in tutto il territorio di giurisdizione statunitense saranno decise dal Segretario al Commercio USA e riguarderanno principalmente l’acquisto di pubblicità nelle app e gli accordi per la loro disponibilità negli store. La tesi della Casa Bianca si basa sul fatto che il solo download dell’app porta all’accettazione dei termini di servizio, che includono un accordo sulla proprietà intellettuale tra l’utente e lo sviluppatore. Donald Trump ha fatto questa azione in virtù dell’International Economic Powers Act del 1977, che consente al Presidente di dichiarare lo stato di emergenza nazionale in caso di “inusuale e straordinaria minaccia”.
Bannare WeChat dagli Stati Uniti può avere implicazioni piuttosto ampie. In Cina è sostanzialmente impossibile stare senza WeChat visto che numerose app di messaggistica sono state bannate. Inoltre numerose aziende statunitensi utilizzano WeChat come servizio per i pagamenti. Molte persone si troverebbero quindi impossibilitate a comunicare oltreoceano.