Non ci dovrebbero essere novità su questo fronte, ossia tutto dovrebbe rimanere fermo al livello del 5,25%. Anche perché a distanza di una settimana si terranno le elezioni politiche in Gran Bretagna e sembra improbabile che la BoE compia delle azioni rilevanti prima del voto. Qualcosa presumibilmente potrebbe cambiare nella dichiarazione che accompagna la decisione sui tassi, in funzione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo che verranno rilasciati il giorno prima.
A differenza del meeting precedente, stavolta non ci saranno il consueto briefing con la stampa e il rapporto completo di politica monetaria. Forse le indicazioni più interessanti potrebbero venire dai modelli di voto. A maggio sette membri del comitato di politica monetaria hanno votato per non modificare i tassi, mentre due erano propensi a una riduzione di un quarto di punto. Sarà importante vedere se e quanti membri si uniranno ai due in modo da avere un quadro di quella che è la tendenza in corso della Banca centrale.
BoE: ecco quando avverrà il primo taglio dei tassi
Se non sarà a giugno, quando avverrà allora il prossimo taglio del costo del denaro? La maggioranza degli economisti ritiene agosto come una data probabile, ma è da vedere se l'inflazione nel frattempo avrà raggiunto il target del 2%. C'è da considerare un aspetto.
Se si fa il raffronto con l'Unione europea, i tassi in Gran Bretagna sono troppo elevati rispetto all'inflazione. L'indice dei prezzi al consumo britannico è del 2,3%, a fronte di tassi di interesse del 5,25%. Il costo della vita in Europa cresce del 2,6% al cospetto di tassi del 4,25%. Una sproporzione nel Regno Unito che farebbe propendere per un taglio dei tassi BoE, se non ci fossero le elezioni di mezzo. Tuttavia, c'è chi ancora pensa che una mossa a sorpresa sia possibile. "Con i tassi attuali fino al 5,25%, c'è molto spazio di manovra", ha affermato Michael Field, strategist del mercato europeo di Morningstar.
Gli analisti di Bank of America invece non si aspettano novità: la BoE terrà tutto fermo "indicando prove insufficienti a sostegno di una diminuzione e considerando le imminenti elezioni generali del Regno Unito". Anche i dati sull'inflazione di maggio - che saranno pubblicati poco prima della riunione - indicheranno un raffreddamento del carovita ma al più saranno "un'ulteriore sfida alle valutazioni della BCE", sostengono gli esperti.
A tutto ciò si aggiunge l'aspetto politico al processo decisionale con le elezioni imminenti, hanno aggiunto gli analisti di BofA. Questi ultimi quindi prevedono l'inizio dei tagli agosto, con due sforbiciate complessive per quest'anno (l'altra a novembre) e altre quattro entro la fine del 2025. Alla fine del ciclo, il tasso di interesse dovrebbe attestarsi al 3,75%, a giduzio della banca americana.