Berkshire Hathaway nel mese di agosto 2024 ha superato per la prima volta nella sua storia la capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari e il merito è sicuramente del suo straordinario condottiero: Warren Buffett. L'investitore ha compiuto da poco 94 anni ed è ancora lucido per analizzare le aziende e decidere sugli investimenti. Il suo metodo è stato copiato dai più grandi operatori di mercato di tutto il mondo, ma nessuno è mai riuscito a ottenere gli stessi risultati. Buffett segue un principio molto semplice: investire nel lungo termine e in società con un valore intrinseco ben superiore a quello di mercato. Tuttavia, dietro questo punto di partenza apparentemente banale c'è uno studio approfondito e un'analisi oculata basata su criteri di business, di management, finanziari e di mercato.
Warren Buffett: 10 consigli d'oro
In precedenti testi abbiamo parlato di molti consigli preziosi di Warren Buffett sugli investimenti e anche sul modo di vivere, che spesso si lega a essi.
Continuiamo la serie con altri 10 che valgono oro per gli investitori.
Il tempo è amico dell'ottima azienda ed è nemico dell'azienda mediocre
Buffett non ha mai adorato gli investimenti di breve termine, perché ha sempre considerato che vari fattori congiunturali o di mercato possono alterare le quotazioni di un titolo in Borsa. Egli ritiene che un'azienda vada valutata in un tempo lungo (almeno 5 anni) affinché venga fuori il suo reale potenziale. Le aziende mediocri, anche se hanno un prezzo stracciato, non danno mai affidabilità. "In un'azienda in difficoltà, di solito appena si risolve un problema ne spunta fuori un altro: non c'è mai un solo scarafaggio in cucina. In secondo luogo, ogni vantaggio iniziale sarà rapidamente eroso dal rendimento basso che l'azienda vi fornirà", scriveva Buffett nella lettera agli azionisti del 1989.
Meglio investire in settori che non cambiano in fretta, piuttosto che in quelli con un cambiamento rapido
Investire in aziende operative in settori in continua evoluzione può essere un grosso rischio, secondo l'oracolo di Omaha. Per questo ha sempre preferito società come Coca-Cola che hanno una storia stabile e definita alle spalle. A suo avviso, è più difficile investire in settori che cambiano in fretta perché lì bisogna saper prevedere il futuro. Tra l'altro, quando il cambiamento è intenso, "gli assunti di ieri sono sbagliati per l'oggi e fanno perdere soldi", suggerisce Buffett.
L'azienda peggiore è quella che cresce troppo velocemente
La crescita troppo rapida di un'azienda è sempre stata vista con sospetto da parte di Warren Buffett. Nella lettera agli azionisti del 2007 scriveva che "l'azienda di tipo peggiore è quella che cresce in fretta, richiede grossi capitali per stimolare la crescita, e poi guadagna poco o niente". In questo il re del value investing cita le compagnie aeree come esempio. "Qui nessuno ha mai ottenuto un vantaggio competitivo duraturo", precisava nella lettera.
Prediligere le aziende che sanno resistere all'inflazione
L'inflazione è un nemico insidioso per le aziende, perché fa aumentare i costi di input e, se non si è in grado di determinare i prezzi, i margini aziendali possono scendere pericolosamente. Per questo Buffett preferisce investire in società che sono in grado di alzare i prezzi dei loro prodotti senza perdere il vantaggio competitivo che hanno. GEICO è un ottimo esempio di azienda in grado di resistere al carovita. Il produttore e venditore di assicurazioni per auto - che occupa una parte importante nel portafoglio di Berkshire Hathaway - deve affrontare dei costi per mandare avanti la sua rete di filiali, ma negli ultimi anni ha venduto le polizze soprattutto via Internet, il che ha permesso di contenere i costi e continuare a offrire i suoi prodotti a prezzi bassi ai clienti. Ma anche se dovesse alzare i prezzi, la sua assicurazione rimane sempre meno costosa di quella della concorrenza.
La ragioneria è il linguaggio del business
Buffett consiglia di frequentare quanti più corsi di contabilità perché, come cita nella lettera agli azionisti del 1986, la ragioneria "è il linguaggio del business". A suo giudizio, "è utilissima per chiunque voglia calcolare il valore di un'azienda e seguire i suoi progressi". Tuttavia, precisa che "la ragioneria è solo un ausilio del pensiero e non può mai sostituirsi a esso".
Evitare le aziende suscettibili all'ABC del decadimento
Nella lettera agli azionisti del 2014, Buffett considera tre elementi artefici del decadimento di un'azienda anche in salute che chiama come ABC. A sta per arroganza, B per burocrazia e C per compiacimento. "Quando questi cancri aziendali vanno in metastasi, anche l'impresa più forte rischia la crisi", scriveva. Gli esempi sono tanti, secondo il guru della finanza. Il fatto incredibile è che "i loro punti di forza sembravano inattaccabili, ma il comportamento distruttivo del management ha condotto queste aziende a precipitare a livelli che non avrebbero mai pensato. Lì la loro forza finanziaria e la loro storica capacità di rendimento non si sono dimostrati una difesa sufficiente".
Leggere molto
Warren Buffett è un grande lettore, già fin dall'infanzia. "A dieci anni avevo già letto tutti i libri della biblioteca pubblica di Omaha che parlavano di investimenti; alcuni di essi due volte", ha dichiarato. Egli ritiene che sia molto importante riempirsi la mente di varie idee anche in palese contrasto tra di loro. Poi sta alla persona scegliere "quali hanno senso e quali no".
Utilizzare metriche di performance oggettive e misurabili
Secondo Buffett, le modalità di misurazione delle performance finanziarie devono essere fissate in anticipo, ma soprattutto devono avere un valore oggettivo e misurabile. "In troppe aziende, il capo scocca la freccia della performance dirigenziale e poi si affretta a disegnare il bersaglio intorno al punto in cui la freccia si è incoccata", avvertiva nella lettera agli azionisti del 1988.
Una casa è uno dei migliori investimenti della propria vita
Pur essendo un grande fan del mercato azionario, Buffett considera l'acquisto della sua casa come il terzo migliore investimento della sua vita. I primi due sono i matrimoni con le sue due mogli. Infatti, nonostante la sua enorme ricchezza, il numero uno di Berkshire vive nella stessa casa dal 1958, acquistata per 31.500 dollari. "Per me è la casa più felice del mondo. E lo è perché contiene ricordi, e le persone ci tornano, e tutto quel genere di cose", dichiarò una volta in una intervista.
La casa che si possiede deve essere proporzionata al proprio reddito
Sempre in tema di case, Buffett sfodera un altro consiglio prezioso: l'acquisto deve essere proporzionato al reddito che si percepisce. Nella lettera agli azionisti del 2008, nel periodo cioè della grande crisi, Buffett scriveva che "per l'acquisto di una casa bisognerebbe versare subito almeno il 10% e prevedere una rata mensile ragionevole nel contesto del reddito del mutuatario. E quel reddito deve essere attentamente verificato".