La riunione della Federal Reserve del 13 dicembre rappresenta uno degli appuntamenti più importanti del mese di dicembre. Con la conferma dei tassi stimata con percentuali bulgare, per il CME FedWatch Tool mercoledì il FOMC (FOMC: cosa è e da chi è composto il braccio operativo della Fed) confermerà il tasso sui Fed Funds al 5,25-5,5% con una probabilità del 98,4%, gli operatori si attendono indicazioni su quelle che saranno le future mosse della banca centrale guidata da Jerome Powell.
Lo strumento messo a disposizione dal Chicago Mercantile Exchange stima tassi fermi anche nel meeting di gennaio (94,4%) ed in quello di marzo (57,2%) mentre l’ipotesi di un primo taglio dei tassi inizia a farsi largo dal meeting programmato per il 1° maggio: qui una stretta da 25 punti base è stimata al 49,9% mentre tassi dello 0,5% al di sotto dei livelli attuali sono attesi con il 23,7% delle probabilità. A giugno, una riunione del FOMC è prevista per il 12, l’ipotesi più probabile (42,2% delle probabilità) è di tassi al 4,75-5%.
Riunione Federal Reserve 13 dicembre: l’imperativo è frenare i mercati
Fino ad un mese fa, le probabilità di un primo taglio a marzo si attestavano al 68,6% ma poi le indicazioni recentemente arrivate dal fronte macroeconomico, da ultime quelle relative le non-farm payrolls (che a novembre hanno battuto il consenso segnando un saldo di +199 mila buste paga), hanno spinto gli operatori a stimare una conferma anche nel secondo meeting dell’anno.
Riunioni Fed: calendario delle date dei meeting del FOMC 2024
La Fed ha sempre detto di voler seguire un approccio “data dependent” e, di conseguenza, quando i dati hanno segnalato che la lotta all’inflazione è quasi vinta, gli operatori hanno iniziato, dimenticandosi della raccomandazione “higher-for-longer”, a scommettere su un prossimo taglio. A questa convinzione sono riconducibili i forti rialzi registrati a novembre da S&P500 e Nasdaq, saliti di quasi 9 e 11 punti percentuali.
Per Vincent Reinhart, capo economista e strategist macro di Dreyfus e Mellon ed ex segretario ed economista del FOMC, i membri del board della Fed “dovranno adottare un approccio particolarmente duro rispetto al risultato che realmente vogliono ottenere”. Per l’esperto, nelle proiezioni per i tassi futuri, i dot plot, i policy makers potrebbero segnalare un minor numero di tagli dei tassi per il 2024, per evitare che i mercati si montino la testa.
"Questo è il modo per evitare che i mercati si aspettino un rapido cambio di rotta", afferma Reinhart. "La Fed è pronta ad affrontare un ultimo miglio difficile. Ecco perché deve mantenere il tasso di policy fermo per un po' ".
Cosa dovrà accadere per assistere ad un taglio dei tassi?
"Manterremo una politica restrittiva fino a quando non saremo sicuri che l'inflazione sia su un percorso sostenibile fino al 2%", ha dichiarato Powell ai giornalisti dopo la riunione della Fed di settembre. In questo contesto particolare importanza va posta al costo “reale” del denaro, ovvero i tassi di interesse meno l'inflazione. Il tasso di riferimento della Fed è più alto del tasso d’inflazione complessivo da maggio, il che indica che la politica è ufficialmente in una posizione restrittiva. Più l'inflazione scende e più i tassi si mantengono all'attuale livello del 5,25%-5,5%, più la politica monetaria frena l'economia statunitense.
"Gli investitori pensano di poter avere la botte piena e la moglie ubriaca", ha detto Greg McBride, Chief financial analyst di Bankrate, riferendosi alle ragioni per cui stanno valutando i tagli dei tassi. "La speranza di un atterraggio morbido è appropriata e giustamente riposta. Ma gli investitori hanno fatto il passo più lungo della gamba. Per ottenere il numero di tagli dei tassi che i mercati si aspettano in assenza di una recessione, l'inflazione dovrebbe scendere molto più velocemente di quanto la Fed si aspetti".