Per la prima volta, i mercati monetari scontano un
taglio dei tassi d'interesse da parte della Banca Centrale Europea di 100 punti base nel 2024. Secondo i prezzi degli swap legati alle date delle riunioni dell'istituto monetario, c'è un'aspettativa di una politica monetaria più accomodante rispetto a quanto si pensava qualche mese fa. Infatti, a settembre gli investitori si attendevano un calo del costo del denaro di 75 punti base il prossimo anno.
Il mercato ritiene che il mantra seguito dai banchieri centrali di "tassi alti più a lungo" non potrà essere applicato in Europa, dal momento che rendimenti elevati stanno pesando sull'economia. Alcuni Paesi, come la Germania, sono già in recessione tecnica, mentre per altri le prospettive di crescita si sono abbassate. Il rischio è latente e alla fine la BCE potrebbe optare per evitare la linea dura.
Tuttavia, in seno all'Eurotower le posizioni sono ancora contrastanti:
Christine Lagarde ha recentemente detto che
la riduzione non avverrà sicuramente nei prossimi due trimestri, mentre la scorsa settimana davanti alla Congresso bancario a Francoforte ha evitato l'argomento.
Il presidente della Banca centrale greca Yannis Stournaras reputa
possibile l'allentamento nella seconda metà del 2024 mentre il capo della Bundesbank,
Joachim Nagel, si è opposto a tale prospettiva ritenendo che sia troppo presto per affrontare il problema.
Tassi d'interesse: la Fed taglierà prima della BCE
I trader stanno mandando segnali evidenti sul mercato monetario, mettendo insieme i vari pezzi del puzzle, incluse le dichiarazioni da parte dei rappresentanti del Consiglio direttivo della BCE. Inoltre, l'inflazione in Europa si è decisamente raffreddata e non sembra più una minaccia in grado di intralciare la politica monetaria della Banca centrale.
Secondo Steven Barrow, responsabile della strategia G-10 di Standard Bank, "i prezzi degli swap suggeriscono che c'è un'alta probabilità che la Federal Reserve inizi a tagliare i tassi da maggio, con la BCE che seguirà l'esempio un mese dopo e la Bank of England a partire da agosto".
L'esperto trova anomalo che il mercato sconti che la Fed si muova prima della BCE. "Troviamo strano che il mercato prezzi una mossa così precoce della Fed quando l'economia USA è molto più robusta di quella che vediamo in Europa", ha detto.
Bisogna però mettere in luce il fatto che qualche segnale di minor forza l'economia statunitense lo sta dando, soprattutto sul mercato del lavoro che nel mese di ottobre ha visto un numero di nuovi occupati molto inferiore alle stime degli analisti.