Domani, 14 dicembre 2023, è il gran giorno del meeting della BCE. Con l’inflazione in deciso calo e la crescita economica che si sta indebolendo possiamo tranquillamente escludere l’ipotesi di nuove strette sui tassi. Ma questo non vuol dire che i “falchi” all’interno del board abbiano esaurito le armi a loro disposizione, anzi.
È molto probabile che Christine Lagarde finirà per avallare l’ala più dura e pura all’interno del board per togliere spinta rialzista ai mercati, eccessivamente entusiasti del fine del picco dei tassi e desiderosi di festeggiare il primo taglio del benchmark.
Meeting BCE: Lagarde potrebbe travestirsi da falco
Oltre alla conferma dei tassi, ha detto Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, la BCE esprimerà prudenza riguardo alle prossime mosse e sottolineando i fattori che sta monitorando, “come la crescita dei salari e gli effetti base legati ai prezzi dell'energia”. “Le aspettative degli investitori di un taglio dei tassi già a marzo sembrano eccessive, e quindi il significativo calo dei tassi a lungo termine che si è recentemente registrato rimane fragile. Dopo il recente rally, è probabile una pausa o addirittura una correzione”.
Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, ritiene che da Francoforte la Banca centrale “potrebbe anche cercare di contrastare le aspettative del mercato sulla sulla velocità dei tagli dei tassi nella riunione di giovedì” e, nello specifico, Christine Lagarde potrebbe cogliere l'incontro “come un'opportunità per rafforzare le sue credenziali di lotta all'inflazione adottando un tono più da falco”.
“La BCE dovrebbe rimanere cauta, affermando che il rischio di inflazione non è superato, ma che vi sono più possibilità di tagliare che di aumentare l'anno prossimo”, ha rilevato Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman. “Le discussioni -continua l’esperto- dovrebbero riguardare la politica dei tassi e la fine anticipata del PEPP”.
Della possibile fine del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica nel meeting BCE ha parlato anche Tomasz Wieladek, Chief European Economist di T. Rowe Price: “sebbene il mio scenario di base preveda che il Consiglio direttivo non apporterà alcuna modifica ai reinvestimenti del PEPP, esiste un rischio significativo che domani la BCE annunci una riduzione del PEPP da attuare nel nuovo anno”. Questo alla luce, evidenzia l’economista, sia del recente rally delle obbligazioni dell'Eurozona (i BTP sono ormai lontani da livelli che potrebbero preoccupare i policy maker dal punto di vista della stabilità finanziaria) e sia alla luce della recente disinflazione.
Le nuove proiezioni macroeconomiche
Ovviamente, anche le proiezioni macroeconomiche che saranno diffuse al termine del meeting della BCE verranno utilizzate per capire le future mosse dell’istituto. Attese di inflazione e di crescita più elevate rappresenterebbero una vittoria per la componente “hawk” mentre dati più contenuti potrebbero implicare un atteggiamento più morbido.
“Le proiezioni macroeconomiche -continua Wieladek- probabilmente non saranno così dovish come i mercati si aspettano. La recente debolezza dei beni e servizi core nell'inflazione armonizzata dell'Eurozona di novembre potrebbe non essere stata inserita nelle proiezioni, dato che questi dati sono stati rilasciati diversi giorni dopo il probabile cut off dei dati, è plausibile che anche le proiezioni sull'inflazione a breve termine non saranno così basse come i mercati si aspettano”.
Domani non perdere l'appuntamento con il live trading di Nicola Duranti e di Giancarlo Prisco che, in contemporanea con le indicazioni in arrivo da Francoforte, ci mostreranno la loro operatività.
Meeting BCE 14 dicembre 2023: live trading con Giancarlo Prisco e Nicola Duranti