- La Fed taglia ancora a sorpresa i tassi e prepara nuo nuovo QE
- Jerome Powell non sarà solo ma avrà l'aiuto delle altre banche centrali
- I mercati interpretano la mossa coe una conferma di un grave pericolo
Mercati scossi da quanto sta accadendo non solo (e non più) solo in ambito sanitario con un’epidemia da Covid-2019 che sta devastando l’economia mondiale. Ma anche dai provvedimenti che le varie banche centrali, Fed in testa, stanno prendendo. Insieme.
Cosa ha fatto la Fed?
Ieri, con una seconda mossa a sorpresa dopo quella della settimana scorsa, il governatore della Federal Reserve, ha deciso di tagliaredi un altro quarto di punto il costo del denaro portando quindi a zero. Il progetto viene implementato anche da un bazooka costituito dall’acquisto di 700 miliardi di titoli di stato. Nello specifico un nuovo Quantitative Easing diviso tra 500 miliardi di dollari di buoni del Tesoro e 200 miliardi di titoli ipotecari. inutile sottolineare la reazione entusiastica del presidente Usa Trump, da sempre favorevole ad un dollaro leggero.
Il crollo dei tassi
Strategie che si aggiungono a quanto già fatto nelle ultime settimane, sempre dalla Fed, con i suoi 1500 miliardi di dollari arrivati con operazioni di pronti contro termine per rinforzare la liquidità nell’immediato. Ma a rendere tutto questo ancora più sorprendente è il fatto che nel giro di un mese il taglio dei tassi sia arrivato a cadere di ben un punto percentuale. Un crollo repentino che non può far pensare all’arrivo di uno tsunami finanziario come a suo tempo fu la Grande Crisi del 2008-2009.
Un’azione coordinata
Dubbi che crescono nel momento stesso in cui la Fed ha specificato di essere in contatto con il resto delle altre banche centrali. Il governatore Jerome Powell, dunque, si muoverà insieme ai suoi colleghi di Bce, Banca del Canada, Banca d'Inghilterra, Banca del Giappone e Banca nazionale svizzera per garantire la liquidità nell’immediato. Dunque la strategia adottata dalla Fed rientra in un più vasto progetto di stimolo globale dell’economia. Una conferma indiretta della gravità della situazione. Almeno così sembrano averla interpretata, per il momento, le borse internazionali.
Il crollo dei mercati
La conferma arrivava in nottata già dai Futures degli indici europei, tutti in negativo. Cifre che si sono concretizzate questa mattina in apertura delle contrattazioni. Infatti Piazza Affari registra un passivo del 2,2% già pochi minuto dopo il suono della campanella, per poi crollari nemmeno 15 minuti dopo, al 6,2% in territorio negativo.Passivo che si estende anche alle altre piazze di scambio del Vecchio Continente. Infatti intorno alle 9.15 il Cac 40 di Parigi arriva a -4,4%, il Dax di Francoforte cede il 4,7% e il Ftse 100 di Londra il 5,7%.