- Lagarde dichiara al Financial Times che la BCE proseguirà nella sua politica accomodante ma che ha bisogno di tempo per valutare i dati macroeconomici;
- Il numero uno dell'Eurotower avverte che l'Istituto Centrale sarà impegnato verso l'acquisto di assets ecologici;
- Gli analisti ritengono che il debito pubblico italiano sarà sotto controllo grazie alla presenza di Francoforte che tiene bassi gli spread.
Il 17 luglio è alle porte. I Capi di Stato e di Governo dell'Eurozona inizieranno in quella data la due giorni per discutere, ed eventualmente prendere una decisione, sul Recovery Fund da 750 miliardi di Euro che la Commissione UE ha messo sul piatto della trattativa. Si preannunciano giorni difficili, anche perché in questo periodo di tempo, in cui si è detto tutto e il contrario di tutto, in definitiva la resistenza dei frugal four non è stata scardinata, anzi.
Probabilmente se questo clima di incertezza non è sfociato in un deflagrazione dei mercati lo si deve alla presenza costante della BCE che, con afflussi costanti di liquidità, sostiene i prezzi impedendo un'ecatombe delle quotazioni. Una presenza più che mai fondamentale ora che le ultime previsioni sull'andamento dell'economia UE per il 2020 da parte della Commissione Europea sono drammatiche: crollo del PIL europeo dell'8,7%, mentre quello italiano è visto al -11,2%.
Christine Lagarde: la BCE ha fatto molto fino ad ora
Cifre importanti che non possono e non devono lasciare indifferenti Bruxelles nel prossimo Consiglio Europeo e su questo si è espresso il numero uno della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde.
In un'intervista rilasciata al Financial Times e pubblicata stamattina, il Governatore della BCE si è mostrata dubbiosa sul raggiungimento di un accordo sul Recovery Fund alla fine del secondo giorno di riunione, ossia il 18 luglio.
Però Lagarde auspica che i leader dei vari Paesi dell'Eurozona possano arrivare a chiudere positivamente la questione entro la fine del mese. Ciò nonostante, ha aggiunto che la BCE continuerà nella sua politica accomodante una volta che la massiccia dose di quantità monetaria iniettata ha contribuito a placare i mercati.
Di fatto quindi l'Eurotower è disposta ad andare ancora una volta in soccorso di un' Unione Europea che si avvita con colpevoli ritardi intorno a questioni che rischiano di cristallizzarsi. Anche per questo probabilmente Francoforte prevede che alcuni Paesi si riprenderanno più velocemente rispetto ad altri. Ovviamente non è difficile immaginare quali possono essere tali Paesi (ndr).
Pur tuttavia l'Istituto Centrale, precisa Lagarde, si prenderà del tempo per valutare attentamente i dati che arriveranno dall'economia, essendo che comunque fino a questo momento è stato fatto tanto in termini di politica monetaria.
La leader della BCE ha posto anche l'accento sul cambiamento climatico. A suo giudizio l'Istituto Centrale da lei guidato esplorerà ogni strada possibile per favorire una svolta verso situazioni più ecologiche. A partire dalle operazioni che Francoforte metterà in campo riguardo gli acquisti degli assets, che verosimilmente saranno indirizzati sempre di più in quella direzione. La svolta green viene spinta con forza dell'ex FMI accendendo un faro su come sia pericoloso ridimensionare il fenomeno ambientale a causa del Covid-19.
Italia: la BCE continuerà a sostenere il debito pubblico?
Le parole di Lagarde sembrano nel complesso essere rassicuranti in tal senso, pur lasciando qualche zona d'ombra quando sottolinea che la BCE ha fatto già tanto.
Uno studio di Barclays pubblicato questa mattina evidenzia come il debito italiano si stabilizzerà su livelli alti (165% rispetto al PIL nel 2020) ma non sconfinerà nell'insostenibilità. Questo perché la BCE manterrà l'impegno a mettere un tetto allo spread italiano agendo sull'elemento chiave che sono i tassi di interesse.
Non ha dubbi invece Andrea Scauri, gestore azionario Italia di Lemanik. Secondo l'esperto la mano della BCE sarà sempre presente per contenere lo spread. Questo viene percepito dal mercato che, da questo punto di vista, vive una luna di miele con l'Italia. Semmai la situazione potrebbe inasprissi sul fronte politico, ovvero se l'instabilità facesse aumentare il rischio Paese e quindi generare una fuga di capitali dagli investitori stranieri.
Lo spread BTP/Bund tedeschi per il momento sembra sotto controllo e oggi con un calo dell'1,79% viaggia intorno ai 172 punti base.