- La FED compra obbligazioni corporate e dà una scossa ai mercati azionari;
- II piano di Powell prevede la presenza della Banca Centrale USA sul mercato primario e secondario. Oggi testimonianza al Senato;
- Il Governatore della FED convince gli analisti, un pò meno Trump.
La FED ancora una volta protagonista. Ormai l'istituto centrale americano sembra faccia il bello e il cattivo tempo sui mercati finanziari. E ieri con un'altra mossa di politica monetaria accende gli entusiasmi a Wall Street riportando gli indici americani in territorio positivo, dopo tre giorni in caduta libera. Jerome Powell ha annunciato l'acquisto di 750 miliardi di dollari sul mercato secondario di obbligazioni private. Stavolta però lo fa direttamente e non solo attraverso gli ETF. Gli effetti della misura si sono visti anche nella notte sui mercati asiatici con il Nikkei che vola del 4,8% e l'Hang Seng del 2,9%. A rincarare la dose di euforia l'intervento anche della BoJ che ha allargato il suo piano di acquisto ad ampio raggio di obbligazioni e prestiti, da 690 miliardi a 1.020 miliardi di dollari. In scia anche le Borse europee stamane che sono particolarmente intonate con rialzi diffusi oltre il 2%.
La FED allontana la paura del contagio
Le preoccupazioni degli investitori americani rimangono vive riguardo un'epidemia che negli Stati Uniti ancora si mantiene aggressiva per numero di vittime e di contagi. E lo spettro di una seconda ondata ancora più nefasta della prima tira il freno a mano ai tori che nelle sedute borsistiche recenti hanno preferito passare alla cassa piuttosto che lanciarsi in un rally scriteriato.
La FED ha provato a dare una scossa con un nuovo programma di acquisti che dura fino al 30 settembre 2020, sebbene vi sia la possibilità di estensione. Il piano prevede la presenza di un Special Purpose Vehicle (SPV) verso cui la Banche Centrale farà confluire le risorse per l'acquisto di Corporate Bond sul Secondary Market Corporate Credit Facility.
Allo stesso tempo la FED aprirà una linea di credito sul mercato primario. Il Tesoro americano emetterà una garanzia di 50 miliardi di dollari sul mercato secondario e 25 su quello primario. La scadenza dei Bond sarà di 5 anni e l'acquisto avverrà con leva a 10 per i titoli investment grade, con leva massima a 7 per quelli declassati.
Oggi si terrà l'audizione di Jerome Powell di fronte alla Commissiona Bancaria in Senato e nell'occasione il numero uno della FED approfondirà alcuni aspetti, soprattutto riguardo i parametri di scelta dei Bond che verranno inseriti in portafoglio.
Da marzo la Banca Centrale USA ha acquistato solo 5,5 miliardi di ETF rispetto a una potenza di fuoco di 250 miliardi. Ieri è arrivata la decisione che forse il mercato si aspettava nell'ultimo incontro del FOMC e per cui i listini americani sono rovinosamente crollati. Nella battaglia di New York per rilanciare l'economia la FED ha avviato anche il Main Street Lending Program che si rivolge alle imprese in difficoltà.
Powell risponde a Trump
Dopo l'ultimo meeting della Banca Centrale USA il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non aveva risparmiato ulteriori critiche all'operato della Federal Reserve, accusandola di non fare abbastanza e di sbagliare spesso le previsioni. La risposta di ieri dovrebbe almeno provare a rasserenare gli animi.
Gli analisti sono molto più mansueti. Secondo gran parte degli esperti interpellati, Powell sta facendo il massimo per sostenere i mercati, esattamente come tutti gli altri Governatori degli istituti centrali. Senza l'intervento della FED in particolare non si sarebbe potuto mai arrestare la discesa dello S&P 500 che aveva bruciato il 34% prima di rimbalzare vigorosomente.
Lo strategist di IronFX, Charalambous Pissouros, ritiene invece che gli investitori continueranno a spostare i capitali verso porti sicuri come il Dollaro USA, lo Yen e il Franco svizzero, sebbene il denaro a fiumi posto in circolazione dalla FED abbia temporaneamente indebolito il biglietto verde.